La serie The White Lotus con Sabrina Impacciatore e Simona Tabasco, è il progetto con più candidature.
Gli Emmy Awards 2023, sono i premi televisivi più importanti che ogni anno vede assegnare diversi riconoscimenti agli attori e attrici che si sono particolarmente distinti per il loro talento. Quest’anno vedremo due candidature al nostro Paese molto care, quella di Sabrina Impacciatore e Simona Tabasco, candidate come migliori attrici non protagoniste per la seconda stagione della serie The White Lotus, prodotta da HBO e diretta da Mike White, che ha come sfondo la bella e suggestiva Taormina.
Emmy Awards 2023: Sabrina Impacciatore e Simona Tabasco in nomination, la candidatura
Quest’anno per l’Italia gli Emmy Awards 2023 hanno ancor più rilevanza, poiché due attrici talentuose italiane, Sabrina Impacciatore e Simona Tabasco, sono candidate come migliori attrici non protagoniste per la serie The White Lotus e quest’ultima ha raccolto ben 23 nomination. La notizia ha subito smosso gli utenti sui social, dando un’ennesima conferma di quanta stima e affetto ha il pubblico per Sabrina Impacciatore e Simona Tabasco.
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The White Lotus, la serie
The White Lotus è la serie candidata agli Emmy Awards 2023 che ha raccolto ben 23 nomination. La serie è prodotta da HBO, scritta e diretta da Mike White. Inizialmente la miniserie era stata divisa in sei parti, ma successivamente ha subito delle variazioni, esordendo sul piccolo schermo l’11 luglio 2021. Immediatamente ha riscosso un enorme successo, anche da parte della critica, portando così HBO a confermare la produzione della seconda stagione, trasformandola in una serie antologica e, anche in questo caso, ha ottenuto ulteriori consensi. Infatti a novembre 2022, HBO ha confermato anche la terza stagione. La storia di The White Lotus, ruota intorno alle vicende personali e professionali di tutto il personale e degli ospiti di un hotel di lusso. La prima stagione è ambientata alle Hawaii, la seconda in Sicilia e la terza stagione, probabilmente verrà girata in Thailandia. Questa volta il regista potrebbe trattare temi come “morte, religione e spiritualità orientali”.