Grande artista, persona straordinaria, era dolce, affettuoso, perbene, un gentiluomo in un periodo in cui “i divi si davano tante arie“, diceva Sandra Milo di Gigi Sabani, una delle poche persone che gli restò vicino anche dopo l’arresto ingiusto. Ci lasciò troppo presto e fu una grave perdita per la televisione italiana. “Stava spesso da solo la sera – ha ricordato un commosso Pierluigi Diaco a “Io e te” tre anni fa – ci vedevamo, lo andavo spesso a trovare e ricordo delle conversazioni incredibili. Era un periodo per Gigi Sabani molto tosto. È stato vittima della mala giustizia italiana, delle invidie dei suoi colleghi e di una televisione che non ha saputo onorarlo“.

Il riferimento del giornalista è all’estate del 1996 quando il conduttore venne coinvolto in uno scandalo nel mondo dello spettacolo che lo collegava, insieme a Valerio Merola, ad una vicenda giudiziaria legata alla corruzione. L’accusa era di induzione alla prostituzione della quale fu scagionato due anni dopo e risarcito per i 13 giorni di detenzione che dovette trascorrere a casa per via degli arresti domiciliari che il giudice gli impose. Nonostante Gigi ne uscì completamente scagionato, non si riprese mai e la vicenda sembrava averlo ormai danneggiato anche umanamente oltre che artisticamente. Dopo lo scandalo fece fatica a farsi spazio nuovamente sul piccolo schermo come ai vecchi tempi. Negli anni successivi Gigi Sabani definì quella sensazione al pari di un uomo che “muore ad occhi aperti“.

A proposito, disse anche: “Tempo fa mi hanno puntato una pistola alla tempia e mi hanno rubato tutto quello che avevo con me“. Ed ancora: “La morte è la peggior cosa che ti possa capitare, ma subito dopo c’è l’ingiustizia. Anche perché mentre la morte può essere rapida, l’ingiustizia la vivi e, a volte, può durare anni“. La ricordava bene quella mattina, Gigi, che non credeva ai suoi occhi. “Non può essere vero“. Anzi, si era ormai convinto di essere vittima di ‘Scherzi a parte‘, in un periodo in cui il programma oltretutto era in pausa quindi un eventuale scherzo era piuttosto credibile. Tuttavia non si trattava di nulla di tutto ciò: “Quando sono arrivati i carabinieri per arrestarmi, parlo dello scandalo dei provini sexy, ero convinto di essere su ‘Scherzi a parte’ e ho detto:” Ma ‘ndo stanno le telecamere?“.

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Dimenticato e poco ricordato…”

La televisione italiana deve delle scuse a Gigi Sabani, dimenticato e poco ricordato” disse Diaco in trasmissione. “Truffa a fini sessuali e induzione alla prostituzione” furono le accuse di quella mattina del 18 giugno del 1996. Dopo essere stato prosciolto si sentì abbandonato: “Nessuno ha spezzato una lancia in mio favore…”. La sorella disse: “Dopo i guai giudiziari aveva paura di ripresentarsi al suo pubblico. Pensava che ci potesse essere quella parte che manteneva il dubbio. Il primo a invitarlo fu Maurizio Costanzo al ‘Maurizio Costanzo Show“. Proprio il giornalista fu “l’unico” a stargli costantemente accanto. “Gigi, non devi temere nulla – gli disse il giornalista – devi ricominciare e fare le serate e la gente te lo dimostrerà“.

Raccontava di svegliarsi ogni mattina col pensiero: ‘Ecco oggi mi chiamano in Tv’, ma non accadeva mai“. Quando lo chiamò Magalli disse: “Oggi sono tornato alla vita“. Però gli rimaneva appiccato addosso questo tatuaggio e il conduttore restò nel limbo.

Gigi Sabani: età della morte, come è morto, funerali, vita privata, moglie, figli, Simone, le imitazioni, il pm

Con la sorella e la mamma

Gigi è morto il 4 settembre del 2007, a 54 anni. Fu stroncato da un infarto mentre era a cena a casa della sorella Isabella, a Roma. Un’ora prima di morire aveva già accusato un dolore al petto con formicolio al collo. Il medico di famiglia gli aveva diagnosticato uno stato di stress prescrivendogli un antidolorifico. Secondo Raffaella Ponzo, la compagna di Gigi, Isabella si rifiutò di denunciare il medico perché minacciata da quest’ultimo.

I funerali si svolsero due giorni dopo nella chiesa degli Artisti in piazza del Popolo. Oggi le ceneri sono tumulate nel cimitero di Prima Porta.

L’imitatore e conduttore ha avuto due figli: Simone, nato dalla relazione di Gigi con la prima moglie Rita Imperi, e Gabriele, nato dall’ultima relazione con Raffaella. Simone è stato ospite a “Domenica Live” due anni fa, omaggiando il papà.

Gigi era piuttosto conosciuto per le imitazioni: “Credo di aver proposto un modo nuovo di fare l’imitazione, non c’è solo la voce ma anche i gesti, i tic e le smorfie“.

Fece piuttosto scalpore una foto apparsa su “Novella 2000” in cui veniva pubblicato, in esclusiva, uno scatto che immortalava insieme Alessandro Chionna, il pm che si vide poi togliere le indagini, e la ex fidanzata di Gigi Sabani. Il conduttore commentò “beffa nella beffa“. L’amico e manager di Sabani, Roberto Attanasio, disse che comunque all’epoca Gigi e la ex non stavano più insieme. Per l’occasione Valerio Merola disse: “Se i primi incontri fra i due si fossero svolti mentre l’inchiesta era ancora nelle mani di Chionna, ci sarebbe da meditare“.

Le origini, la romanità, la carriera

Gigi è nato “in centro“, come disse lui stesso. A Roma, “via della Scrofa“, il 5 ottobre del 1952. L’anno seguente “mia madre si trasferì nell’estrema periferia della Capitale, in un quartiere che si chiamava e si chiama tutt’oggi il Quarticciolo, che è una borgata romana che io ricordo con molto affetto. Amo la borgata perché mi ha insegnato l’umiltà, il rispetto per la gente… tutte cose che sembrano retoriche ma sono verità. Perciò il Quarticciolo è stata la mia Roma, la Roma dell’infanzia“.

Sulla romanità una volta disse: “Ma noi romani sentiamo un po’ il peso della Capitale e qualche volta ci fa esagerare un po’ negli atteggiamenti, tipo: ‘Noi semo romani’, un po’ alla sbruffone. Ecco questo non bisogna farlo, è un difetto. Pregi? Il romano è de core. Bisogna dire anche che Roma è talmente bella, nonostante tutto, che ti impigrisce e ti fa vivere come vuole lei. Tu non imponi il tuo carattere , è Roma che te lo impone. Tutti i suoi vicoli, le sue piazze, le sue fontane e i suoi monumenti sono angoli molto suggestivi che ti prendono. Non ho mai sentito un turista che, andandosene da Roma, abbia detto: ‘Però, pensavo che fosse meglio’. Quello che voglio dire è che il carattere romano è dovuto alla sua città“.

La carriera di Gigi Sabani

Gigi imitava le persone già a 5 anni e riproduceva il rumore del tram che attraversava la capitale all’epoca, la circolare rossa Prenestina. Le sue qualità di imitatore lo portarono alla “Corrida“, che in realtà fu un regalo della sorella, nel 1973. Da lì fece strada tra mille soddisfazioni e purtroppo quello scandalo delle “vallettopoli“.

Prese parte a molte trasmissioni note come “Domenica In” ma è nel triennio 1983-86 che viene maggiormente ricordato, quando presentava “Ok, il prezzo è giusto!” in prima serata su Italia 1, trasmissione per la quale portò a casa due Telegatti. Prese parte al cast di “Buona Domenica” senza mai abbandonare la Rai, conducendo “Chi tiriamo in ballo?“.

Nel 1989 partecipò al Festival di Sanremo con “La fine del mondo“, scritta da Toto Cotugno. L’anno dopo condusse “Stasera mi butto“. Nella stagione 1991-1992 fu la volta di “Piacere Raiuno” e poi toccò a “Ci siamo?!” e “Il grande gioco dell’oca“. Dopo lo scandalo delle vicende giudiziarie riuscì a tornare in Rai conducendo “Sette per uno” e nel biennio 2000-2001 condusse anche “La sai l’ultima?“. Divenne poi ospite fisso di Maurizio Costanzo a “Buona Domenica“.