Auguri a Pippo Franco che oggi compie 82 anni. Attore, cantante, comico, conduttore, sceneggiatore, commediografo, scrittore e regista teatrale, Franco, il vero nome dell’artista, è stato uno dei volti più popolari tra i cabarettisti e i conduttori televisivi dagli anni Settanta a venire. Ovviamente ricordiamo come storico conduttore della memorabile compagnia teatrale di varietà “Il Bagaglino“. Franco Pippo all’anagrafe, aveva invertito il nome e il cognome involontariamente: “A scuola ci si chiamava per cognome, diventai Pippo Franco per tutti, tranne per mia madre. Per lei sono sempre stato Franco“.

Franco ha scoperto il “male” sin da piccolo quando conobbe il papà solo all’età di sei anni perché Felice (il padre) era impegnato nella seconda guerra mondiale e fu fatto prigioniero dagli inglesi. “Ho avuto un’infanzia molto complicata perché mio padre ha sposato mia madre, l’ha messa incinta e poi è partito subito per la guerra. Io sono nato quando lui era prigioniero“. Felice, il papà di Franco, morì dopo sei mesi che conobbe il figlio. “Sono cresciuto senza padre“.

Il male però non è sempre negativo: “Il signore ti obbliga a cavalcare il male per arrivare al bene“. Pippo Franco è un credente e ha un rapporto speciale con la fede. Da giovane aveva già la voglia di emergere, di fare qualcosa di buono: “Io penso che tutti i comici diventino tali per superare una sorta di emarginazione“. In carriera ha fatto moltissime cose. L’attore, il conduttore, il cantante, anche pittore: “Ho fatto tante cose, ma la nostra vera essenza è lo spirito. Noi siamo dei ricettori, come una radio ricevente che riceve gli impulsi del sé superiore che ti informa di una completezza che poi diventa straordinaria e ti porta a momenti di estasi“.

Gli insuccessi ci aiutano ad andare avanti

Ma gli inizi non furono semplici: “Cominciai con Gabriella Ferri e altri artisti, non avevamo successo. Io poi andavo al mare con Lucio Battisti, facemmo un Cantagiro. Le nostre prime canzoni non venivano accettate dal pubblico, poco pronto. Gabriella mi diceva: ‘Freghiamocene, andiamo avanti’. Lei poi esplose. Avevamo ragione noi“. Il messaggio è che “sono gli insuccessi ad aiutare ad andare avanti“. Quindi: “Credete in voi stessi, non mollate mai. Noi abbiamo un solo ‘io’ che è quello che illumina tutto. I troppi ‘io’ sono quelli superficiali che dominano il mondo oggi“.

L’incontro con Natuzza Evolo: “Mia moglie stava perdendo il bambino, poi il miracolo

Dietro la sua satira c’era una profondità di pensiero proveniente dalla fede. Incontrò Natuzza Evolo. “Lo spirito santo ti mette in contatto con persone senza che tu le vai a cercare – raccontò a Bel tempo si speraqualche anno fa – Io e mia moglie capitammo lì perché avevamo uno spettacolo in un momento difficile della nostra vita. Mia moglie aspettava un bambino e l’impresario era scappato con la cassa. Era un momento difficile, mia moglie stava perdendo il bambino. Dovevamo fermarci sotto suggerimento dei dottori. Capitammo da Natuzza e poi da lì ci siamo frequentati per 31 anni. Lei vedeva quello che noi non vedevamo, aveva le particolarità dei mistici. Ci disse: ‘State tranquilli‘. Aveva percepito qualche cosa e ce l’aveva riferita. Lei parlava anche con i silenzi, non riesco a dire a parole semplici la grandezza che si vive a vivere a contatto con queste persone“.

Le disse che stava per andare a fare la commedia in quelle disastrose condizioni. Lo invitò a star tranquillo ma non bastò. Non aveva idee su come sviluppare lo spettacolo. “Come faccio a far ridere le persone stasera?“. Lei gli disse: “Dite – gli dava del voi – ‘Gesù, vai avanti tu’“. A Pippo gli parve “un’idea“. E oggi “posso dire con certezza che ho avvertito una forza“. Prima di cominciare lo spettacolo aveva la testa vuota ma disse la frase. Le idee mancavano eppure “è stata una delle serate più divertenti che abbiamo fatto“. Fu “guidato” da “un’energia“. E l’indomani “mia moglie è cominciata a migliorare” e oggi quel bambino “è qui con noi ed è di una straordinaria bellezza“.

Pippo Franco sul mondo di oggi

L’uomo di oggi è prigioniero del denaro e delle esteriorità e non pensa più all’anima. E’ un mondo dove è difficile districarsi e sono troppe le contraddizioni“.

La felicità è spesso mascherata da dolore

L’amore è misterioso, è del tutto irrazionale. Viene dallo Spirito Santo. La felicità spesso è mascherata da dolore. Attenzione al dolore, sotto c’è la felicità, cerchiamo di riscoprirla perché il bambino nasce felice e quella felicità è dentro di noi. Non allontaniamoci mai dal bambino che siamo stati e da quello che abbiamo dentro“. La prima immagine dell’amore la ebbe guardando i genitori: “Davanti ai miei occhi ho ancora un’immagine: mia madre e mio padre che si baciavano. Loro non si accorsero della mia presenza e quella, per me, è stata la prima immagine dell’amore“.

Pippo Franco oggi: età, vita privata, prima moglie, famiglia, figli, condizioni, origini e quella disavventura con la colf

Oggi Pippo Franco ha compiuto 82 anni e sta bene. Qualche settimana fa era stato ricoverato d’urgenza presso il Policlinico Gemelli di Roma a causa di un malore. Secondo quanto emerso l’attore era stato colto da ictus. Tuttavia il figlio di Pippo, Gabriele, ha chiarito che il papà sta bene ma è apparso piuttosto contrariato in merito alle “speculazioni giornalistiche“. “I giornalisti non solo fanno i processi, ma anche le diagnosi. Siete Fantastici… Se potessi parlare scoppierebbe una rivolta civile una volta per tutte, quindi sto zitto. Ma quanto vi piace farvi prendere in giro? Non avete idea!“. Il papà sta bene: “Ringrazio Allah, il Compassionevole, il Misericordioso. Grazie anche a tutti voi che mi avete scritto“.

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Pippo ha sposato l’attrice Laura Troschel dalla cui relazione nacque Simone. Nel 1994 divorziarono e il comico sposò Piera Bassino, attrice di teatro. Hanno avuto due figli: appunto Gabriele e Tommaso. Pippo Franco è nato a Roma, figlio di Wanda e Felice, originario di Vilanova del Battista.

Nel 2016 Pippo Franco è stato perseguitato per mesi dalla colf che lavorava in casa sua che, con la complicità di altre persone, ha fatto credere alla coppia di essere sotto il mirino di una pericolosa banda criminale. Pippo e la moglie ricevevano continue minacce telefoniche e ci fu anche un tentato furto. Lo scopo della donna artefice del tutto era quello di far assumere un conoscente come giardiniere. Dopo la denuncia dell’attore, l’ex colf di casa Pippo Franco, insieme ai suoi complici, è stata smascherata e accusata di tentata estorsione aggravata e minacce.

La carriera di Pippo Franco

Gli inizi e la musica

Pippo Franco studiò in collegio e poi si appassionò alla pittura dopo aver frequentato il liceo artistico in via Ripetta, seguendo gli insegnamenti di Renato Guttuso e Giulio Turcato. “Ho avuto tanti professori avendo fatto il liceo artistico. I ricordi sono quelli di un’epoca molto poetica che adesso è praticamente dimenticata, che è scomparsa. Però allora c’erano tante gallerie d’arte, l’Italia era molto più attiva e anche l’arte era importante. Adesso non è più come prima e non c’è più quella fioritura che prima aveva caratterizzato quel periodo“.

Si avvicinò poi ai fumetti e lavorò anche per “Fratelli Spada Editori“. Ma il primo vero grande passo lo fece con la musica. Debuttò come cantante e chitarrista in piccoli complessi sul finire degli anni Cinquanta, nel frattempo scriveva le canzoni con testi comico-demenziali. Esordì nel 1960 nel musicarello “Appuntamento a Ischia” di Mario Mattoli con il gruppo “I Pinguini“. Nell’occasione Pippo Franco accompagnò Mina. Incise una decina di album.. Nel 1969 partecipò al Cantagiro, con “La licantropia“. Incise poi dischi per un pubblico infantile e ottenne grande successo. Raggiunse i primi posti nelle hit parade con “Mi scappa la pipì papà“, nel 1979, “La puntura“, nel 1980, “Che fico“, nel 1982 e “Chi chi chi cò cò cò“, nel 1983.

Il cinema

Arrivò anche al cinema tra gli anni Settanta e Ottanta prendendo parte a numerosi film della commedia all’italiana e collaborando con i registi più quotati come Luciano Salce, Aldo Grimaldi, Franco Prosperi, Sergio Martino, Luigi Magni, Salvatore Samperi, Pier Francesco Pingitore, Mariano Laurenti e Bruno Corbucci. Divenne anche un’icona del genere commedia sexy all’italiana con “Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda” e “Giovannona Coscialunga disonorata con onore“.

La televisione e il teatro

Ma è sul piccolo schermo che Pippo Franco emerse maggiormente. Esordì nel 1971 con “Riuscirà il cav. papà Ubu?“. Apparve in diversi programmi ma la fortuna di Pippo Franco era data dagli spettacoli legati alla compagnia de “Il Bagaglino“. Divenne protagonista degli spettacoli dal 1978 come per “Il ribaltone“, insieme a Loretta Goggi, Daniela Goggi e Oreste Lionello, per la regia di Antonello Falqui. Tra le conduzioni si ricordano “Scacco matto“, “Il tastomatto“, “Big!“, di cui condusse la prima edizione. Tornò a teatro nel 1987 lavorando per gli spettacoli della compagnia del Bagaglino, prevalentemente ambientati al Salone Margherita di Roma. Nel 1991 condusse “Stasera mi butto” e dall’anno seguente per tre stagioni fu il presentatore di “La sai l’ultima?“. Nel 2002 è stato premiato con il Delfino d’oro alla carriera al Festival nazionale adriatica cabaret.

Sul Bagaglino: “L’hanno aperto nel 1975, ma ce n’era un altro Bagaglino che era in una cantina a Roma, in via della Campanella e aveva 140 posti. Al Bagaglino, poi salone Margherita di via Due Macelli, appena abbiamo fatto i primi spettacoli, abbiamo avuto subito un grande successo, perché abbiamo inaugurato un genere che poi è stato definito cabaret“.

I libri: “La morte non esiste

Pippo ha scritto 5 libri. L’ultimo è “La morte non esiste“: “Il messaggio è che esiste un mondo invisibile nel quale tutti gli artisti vivono e nel quale più o meno credono. E poi che il tempo non esiste soprattutto e quindi non esiste nemmeno la morte. Epicuro, filosofo greco, diceva che la morte non la incontriamo mai, perché quando siamo vivi, lei non c’è. Quando arriva, noi non ci siamo più“.