Quentin Tarantino è al momento uno dei registi più apprezzati in tutto il mondo. La critica lo definisce un “regista DJ” per la sua abilità di riuscire a far sposare stili diversi nello stesso film. Molti lo ritengono il migliore o “il regista più influente della sua generazione” come dichiarato dallo storico omologo Peter Bogdanovich. Quentin è tornato a parlare dei suoi film ma durante l’intervista è venuto fuori un aneddoto: Tarantino rivela il suo peggior film “presunto”.

Magari per noi non sarebbe lo stesso, probabilmente quello che lui definisce “ vecchio flaccido, floscio e fuori moda” per noi è un grande film. Forse al massimo potremmo accostare la dichiarazione del regista all’intenzione di cercare il famoso “pelo nell’uovo”. Fatto sta che Tarantino nel corso di una intervista rilasciata all’Hollywood Reporter ha dichiarato l’intenzione di “uscire di scena” con una filmografia “incredibile”.

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Tarantino rivela il suo peggior film “Grindhouse – A prova di morte”. Di conseguenza secondo il regista questo “deve restare il peggiore“, quindi l’impegno sarà di non produrre niente di “peggio”.

Forse non saremmo d’accordo non tanto per il film citato dal regista quanto perché forse il “peggiore non c’è” o meglio non è un termine di paragone adatto alla filmografia di livello di Tarantino. Probabilmente sarebbe più giusto classificare “il meno bello” anche se tra gli appassionati non cambierebbe molto la difficoltà di selezione. Una cosa però è certa: le parole di Tarantino riempiono i fans di curiosità su cosa ci propinerà la mente geniale di Quentin nel prossimo futuro.

Il film flop al botteghino e una pensata internazionale mal accolta salvò l’enorme spesa occorsa per girarlo

Grindhouse – A prova di morte è un film del 2007 ed è uno dei segmenti del “progetto Grindhouse”, tra i protagonisti c’è anche il pupillo di Tarantino: Kurt Russell. Si tratta di uno dei due film distribuiti in date diverse anche se proprio quello citato dal regista si presentò in Europa nella versione estesa in concorso al festival di Cannes. Nelle sale fuori dagli Stati Uniti però il film fu diviso in due e secondo i fans era pensato per incrementare i profitti visto che negli USA fu un flop al botteghino.

Forse il flop ha creato l’immagine negativa del regista sul film. Anni fa difese la pellicola dalle critiche dopo le aspettative disattese al botteghino ritenendosi “orgoglioso del mio fiasco”. Grazie alle buone vendite di DVD e il ritorno appassionato dei fans sul film oltre che ovviamente alla “pensata” della suddivisione delle pellicole nei cinema fuori gli USA, l’operazione tornò in utile quindi effettivamente l’idea a livello economico fu ottima e una “salvata” se consideriamo che il costo per girare fu di 53 milioni di dollari.

Grindhouse – A prova di morte è disponibile su Amazon Prime Video.