L’attore Rocco Papaleo, noto attore, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, tra il serio e il faceto, ha ripercorso la sua carriera, sottolineando alcuni momenti importanti della sua vita ed elogiando Favino, portando alla luce anche alcuni aspetti spigolosi del suo carattere, come la pigrizia.

Rocco Papaleo tuona su Favino: il rapporto con il suo carattere

Senza mandarle troppo a dire, Rocco Papaleo, ha parlato della sua vita professionale e del suo carattere, senza abbandonare quell’ironia che lo contraddistingue. “Direi che è il tratto principale, sono capace di stare giornate intere sul divano senza fare nulla”, ha confessato l’attore, spiegando di essere in eterna lotta con la sua capacità di “perdere tempo”. “È la cosa che più detesto di me stesso, perché conosco l’attivismo e quanto ne ricavo anche dal punto di vista della soddisfazione e dell’umore, ciò nonostante pur sapendo che fare cose mi fa star bene sono vittima di una pigrizia che ha l’unica spiegazione nella genetica”.

Infatti, sin dai tempi della scuola e del catechismo, ha dimostrato sempre di essere una persona molto attiva con una verve comica, capace di interrompere continuamente le lezioni, rischiando punizioni esemplari. “Mi diede una punizione esemplare: decise che appena lui entrava in classe per fare lezione mi sarei dovuto alzare per andare a mettermi in ginocchio in fondo all’aula, dando le spalle alla classe. Un castigo eccessivo per un ragazzino che commetteva il solo peccato di essere vivace. Oggi una punizione così farebbe scandalo sui social”.

La carriera artistica

Durante il periodo del liceo, Rocco Papaleo, ha ottenuto una fascia di Mr.Liceo, della quale però, non va molto fiero, poiché crede che sia stato eletto per non deludere nessuno. “I favoriti erano due miei compagni di classe, entrambi non solo bei ragazzi, ma anche intelligenti e carismatici. Probabilmente in seguito a un patto di non belligeranza tra le due fazioni, il nome che uscì vincitore dallo spoglio dei voti fu il mio. Quell’episodio mi diede la consapevolezza di come funziona la politica, a volte una persona viene scelta per mettere d’accordo tutti. La mia nomina non scontentò nessuno, non ero invidiato, ero l’amico di tutti. Non avevo le carte per essere il più bello del liceo, anzi, ma forse ero il più simpatico”.

Successivamente, dopo la parentesi adolescenziale, ha deciso di iscriversi all’Università e, al contempo, di fare un lavoretto serale. “Fu un periodo di formazione, sono entrato così nella Roma by night, lavoravo in un locale alla moda dove venivano tanti attori, li guardavo con speranza e ammirazione dalla finestrella della cucina”. Ad ogni modo, Rocco Papaleo ha fatto riferimento alla sua biografia e all’ammirazione che prova per Pierfrancesco Favino. “È un fuoriclasse. E poi è divertente, imita chiunque, anche me, fa una mia imitazione impeccabile. È talmente bravo che quando recito mi farei doppiare da lui”.