In una lunga intervista rilasciata a Walter Veltroni, per il Corriere, Stefano Belisari, meglio noto come Elio, frontman di “Elio e le Storie Tese”, ha raccontato parte della sua vita. In particolare, Elio si è soffermato sulla condizione di suo figlio autistico e sul dolore per la morte di Feiez, amico e collega deceduto nel 1998.

Elio e il figlio malato d’autismo: “È stata mia moglie a percepire delle anomalie”

Riguardo a suo figlio autistico, oggi 14enne, Elio ha raccontato: “Ce ne siamo accorti molto presto. È stata mia moglie a percepire delle anomalie nel comportamento di Dante. Io la consolavo, le dicevo che tutto si sarebbe normalizzato. Ma noi abbiamo due gemelli e le differenze, nel percorso di crescita, si vedevano nettamente. È stato difficile trovare qualcuno che sapesse farci una diagnosi chiara e che ci indirizzasse. Non esiste un numero di telefono a cui rivolgerti, un indirizzo dove andare. Ti rendi subito conto che l’autismo di un figlio si coniuga con la assoluta solitudine dei genitori. E questo vale per ogni tipo di disabilità”.

Poi, il cantante da un consiglio ai genitori di figli con sospetto d’autismo: “Fate presto, non aspettate i 3 anni. Noi abbiamo visto che Dante aveva un’attenzione ossessiva per le trottole, anche lui girava su sé stesso e non finiva mai di farlo. Aveva attenzione per le cose e non per le persone”. Oggi, Dante ha 14 anni ed è consapevole di essere autistico, “anche troppo, lo dice continuamente. Ha fatto un lavoro impressionante, una fatica struggente. Anche in questo, i ragazzi autistici pagano un prezzo rispetto ai loro coetanei. Per lui tutto è stato fatica: mettersi una maglietta, andare in bagno, parlare. Tutto gli è stato insegnato”.

Lui ha faticato tanto, ma noi ci siamo potuti permettere che fosse seguito. Ma chi non ha i soldi? Anche qui, proprio quando la mano pubblica dovrebbe riequilibrare le differenze, invece si accentuano le diseguaglianze sociali. Esistono associazioni, ma sono private. Non c’è nulla di pubblico che affronti il problema dell’autismo e sia vicino alle famiglie”.

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Il ricordo dell’amico e collega Feiez

Infine, dopo aver parlato del figlio autistico, Elio racconta la tragica morte di Feiez, avvenuta per un aneurisma, dopo un malore avvenuto sul palco. “Era davanti ai nostri occhi. Non so a quanti sia capitato di vedere morire così un amico, qualcuno con cui hai condiviso giorni, sogni, speranze, rabbie. Lui aveva 36 anni. Quando crollò, suonando, ebbi la sensazione che se ne fosse andato un pezzo di me, che nulla sarebbe stato più come prima”.

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