La notizia della morte di Roger Corman, l’indiscusso “re dei B-movie”, lascia un vuoto incolmabile nel mondo del cinema. Il noto regista e produttore era una figura leggendaria per saper realizzare film a ritmo serrato. Nato a Detroit il 5 aprile 1926, Corman ha studiato all’università di Stanford, ma è stato ad Hollywood che ha trovato la sua vera vocazione. Dopo aver iniziato come assistente alla sceneggiatura alla 20th Century-Fox, ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della produzione cinematografica, diventando uno dei registi più prolifici e influenti del suo tempo.

Morto Roger Corman, noto produttore e regista, aveva 98 anni: la carriera

La carriera di Roger Corman spazia dal western al gangster movie, dal soft-core all’horror. Il regista ha saputo catturare l’immaginazione del pubblico con la sua visione audace e innovativa, guardando sempre al di là del suo naso. I suoi film, sebbene realizzati con budget limitati e in tempi record, sono diventati cult e hanno contribuito a lanciare le carriere di numerosi talenti emergenti, tra cui De Niro e Nicholson. Ma è soprattutto nel genere horror che Corman ha lasciato il segno più profondo. Le sue rielaborazioni dei racconti di Edgar Allan Poe, caratterizzate da una mescolanza di terrore e grottesco, hanno ridefinito gli standard del genere che ha poi ispirato intere generazioni di cineasti. Dopo una fase di intensa attività come regista, Corman si è dedicato con altrettanto impegno alla produzione e alla distribuzione, portando sul grande schermo opere di maestri europei come Fellini, Truffaut e Bergman.

La sua abilità nel marketing e nella promozione ha contribuito a far conoscere questi capolavori al pubblico americano, ampliando così gli orizzonti del cinema d’autore. Nonostante la sua incredibile carriera, Corman è rimasto sempre umile e generoso, pronto a dare una mano ai giovani cineasti e a condividere la sua vasta esperienza con chiunque ne avesse bisogno. Il suo contributo al mondo del cinema rimarrà indelebile, e la sua assenza sarà profondamente sentita da tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare con lui. Oltre alla moglie Julie, lascia un’eredità cinematografica senza pari e due figlie, Catherine e Mary. La sua memoria continuerà a vivere nei cuori di tutti coloro che hanno amato e apprezzato il suo straordinario talento.