“Non sapeva neanche da dove si potesse iniziare a formulare un regolamento e ciò che ne consegue, quali fossero i diritti e i doveri del Direttore Artistico del Festival”
Aveva promesso che avrebbe vuotato il sacco ed è stato di parola: Lucio Presta, ex manager di Amadeus, ha spiegato i motivi della rottura in un’intervista a Il Giornale.
In un primo momento, si era parlato di “divergenze sul piano lavorativo e professionale”.
Poco dopo l’inizio del lavoro per il quinto Festival di Sanremo, racconta il manager dei vip, “mi accorsi che qualcosa non andava: Ama diceva sempre no e declinava ogni proposta”.
Allora “chiesi di avere un incontro con lui e la risposta fu che aveva molto da fare”.
Presta racconta che Amadeus a giugno 2023 chiese, in relazione a Arena Suzuki, un programma prodotto
da Arcobaleno Tre “che gli venisse pagato dalla società la direzione artistica”.
Non solo, voleva anche “che gli fossero riconosciuti il 100 per cento dei diritti della titolarità del format” e suo figlio in parte “cedette alle sue insistenze. Gli riconobbe 90mila euro, oltre quelli versati negli anni precedenti e anch’essi – secondo Presta – non dovuti. Denaro che Ama ha fatturato regolarmente con la dicitura “direzione artistica”, contravvenendo così alla circolare della Vigilanza Rai”.
Amadeus-Presta: i motivi della rottura
Tuttavia, secondo Presta, Amadeus sarebbe stato spinto a separarsi dal suo storico manager.
Infatti, “mi annunciò la sua intenzione di voler interrompere il rapporto dopo la fine del Festival”.
Ma poi, alcuni giorni dopo, “mi mandò un messaggio, dicendo che preferiva interrompere subito il nostro rapporto perché la mia presenza lo avrebbe messo a disagio al Festival” – ha aggiunto.
“In quella circostanza mi ha confermato che avrebbe onorato il pagamento delle mie spettanze fino a fine contratto (agosto 2024)”, salvo poi comunicare “che intendeva pagare solo fino a dicembre. Per questo, l’ufficio legale ha tutelato i miei interessi”.
“Non sapeva neanche da dove si potesse iniziare a formulare un regolamento”
In ogni caso, è innegabile il successo di Amadeus come conduttore del Festival di Sanremo.
Ma il merito non è soltanto della bravura di Ama, il quale secondo Presta, “non sapeva neanche da dove si potesse iniziare a formulare un regolamento e ciò che ne consegue, quali fossero i diritti e i doveri del Direttore Artistico del Festival“.
Tuttavia, dopo aver trascorso insieme diversi giorni in Spagna, Amadeus e Presta hanno scritto il regolamento “che poi lui ha portato in Rai come opera sua”. Per quanto riguarda la scelta delle donne che lo avrebbero affiancato, “è nato tutto durante le ripetute cene che Maria, la mia cuoca, preparava per lui tutte le sere a casa mia. Molte delle donne che avete visto sul palco dell’Ariston, Amadeus neanche le conosceva. Come ad esempio, Rula Jebreal” .
Senza contare che le risposte alle domande dei giornalisti venivano preparate prima da Presta e poi date da ripetere ad Amadeus.
Cos’è successo con John Travolta?
Presta, che oltre ad essere il manager di diversi vip, è anche il marito di Paola Perego, ha infine rivelato come sono andare le cose con la tanto discussa ospitata di John Travolta durante l’ultimo Festival di Sanremo. Lo scorso ottobre, il manager di Travolta scrisse a Presta per chiedere se erano interessati alla presenza dell’artista a una cifra basta perché lo sponsor delle scarpe era disposto a pagare il resto del suo cachet. Presta informò Amadeus sconsigliandogli l’operazione. Se in un primo momento Ama era d’accordo sul declinare l’offerta, poi le cose non cambiate.
“A novembre, un mese dopo, il manager di Travolta ha rilanciato l’offerta. Io non ho risposto ma ho condiviso con Alessio De Stefani, mio collaboratore e autore del Festival che si erano offerti di nuovo. Sono certo che una volta arrivati a Sanremo il manager abbia contattato De Stefani riproponendo il tutto. Sta di fatto che al Festival, quanto dal manager proposto si è poi avverato e le uniche persone che sapevano della proposta erano Amadeus e De Stefani” – ha spiegato Presta. “Nel frattempo con De Stefani e Dal Bello il rapporto di collaborazione con Arcobaleno tre ed anche con me si era interrotto per comportamento scorretto e violazione di segreti industriali” – ha concluso con amarezza.