Nato il caso John Travolta a Sanremo 2024: Amadeus non ci sta e tira fuori gli artigli in conferenza stampa, all’indomani dalla discussa gag

Quella di ieri sera è destinata ad essere la peggiore gag che la storia della televisione italiana possa mai ricordare: John Travolta è stato il protagonista di una figuraccia della quale non ne è stato fiero e non ha fatto nulla per non dimostrarlo. L’imbarazzo era già palese in diretta, Fiorello stesso faceva fatica a gestirlo mentre gli spiegava il tutto. John era irrequieto. “Tutto quello che è accaduto sul palco Travolta lo sapeva, nessun tranello”, ha tuonato Amadeus in conferenza stampa. Poi, prendendo le difese dell’amico Fiorello, lui “è il più grande showman che abbiamo e riesce a fare cose che gli artisti non farebbero… il fatto che il protagonista non gradisca, o cambi idea fa parte dello spettacolo”.

In tutto ciò, “mi sono divertito tantissimo” e ancora, “nessuna sorpresa, nessun tranello”. In merito ad accordi commerciali con l’artista, Amadeus se ne chiama fuori: sa solo che l’attore ha ricevuto un “basso rimborso spese”, ma di non conoscere ulteriori dettagli. A fare eco a queste parole ci ha pensato anche il direttore Intrattenimento Prime Time Rai, Marcello Ciannamea e la vicedirettrice Federica Lentini: “Anche basso – il cachet (ndr) -, altro non c’è”. Ciannamea, ancora: “Con John Travolta nessun accordo di carattere commerciale”. E poi Lentini: “Solo un accordo editoriale. Nessuno ha notato le scarpe e non c’è stata nessuna volontà di fare inquadrature particolari sui piedi”.

Figuraccia con il ballo del qua qua? “Str****te!”

Per concludere la polemica John Travolta, Amadeus non si è affatto risparmiato e ha alzato i toni con un po’ di “sano” turpiloquio: “Sono str***ate!”, esclamando. Battendo metaforicamente i pugni, cercando di riportare l’attenzione sulle ore di solita impeccabile conduzione. Altro che puntualizzare sempre l’unico “peletto” fuori posto. Sì, che poi a farlo in prima persona sia stato Fiorello è un altro discorso. Occhei, che oggi tutti parlino solo di questo fa parte dello stesso ramo del concetto pregresso. Ma è anche lecito aspettarsi la furiosa reazione del direttore artistico di Sanremo, per l’ultimo dei suoi cinque anni al timone di uno show difficile, scomodo, più controproducente che prolifico per l’artista in sé. Lentini e la chiosa sul logo: “È arrivato in camerino all’ultimo momento e non ci siamo accorti del logo che non è molto familiare”.

Amadeus però, come sempre, si è dimostrato un signore e ha preferito riportare i toni a livelli più consoni e affini alla sua cordiale e civile personalità. Per rimarcare l’importanza dell’effetto Ama su Sanremo, ha voluto precisare che, “tranne lo scorso anno”, mai si era visto nella storia “il 60% nella seconda serata”. Quindi, “non abituiamoci”: chi vuol capire, capisca. E questo “Considerato che quest’anno tutte le prime 15 canzoni erano state già ascoltate nella prima serata, al contrario dello scorso anno”.

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