Una lunga intervista rilasciata a Chi, in cui Gino Paoli ha parlato della sua vita dopo 89 anni: carriera e lato privato, poi è arrivata la stilettata contro X Factor “li porterei tutti al dopolavoro ferroviario”

A 89 anni non ha paura della morte Gino Paoli, lo dice a Chi, nell’intervista rilasciata al settimanale, in cui ha affrontato tutti i temi della sua vita privata e professionale. Non è mancata una frecciatina a X Factor: “Proprio non lo guardo – ha detto -, quando mi capita penso: ‘Ma se io li prendo tutti e li porto al dopolavoro ferroviario di Sampierdarena?'”.

Asfalta così il talent show di Sky, condotto da Francesca Michielin. “Io non lo guardo proprio. Non è una battuta, non rida – così alla giornalista che lo ha intervistato -, l’ho fatto con Ornella per fare la prova del nove, l’ho portata al circolo dei ferrovieri”. In realtà non andò così male, anzi: “Lei andò alla grande perché l’artista ingaggia e si misura, per davvero però”. Fu un bel successo: “Noi abbiamo avuto gli applausi e le abbiamo anche prese dal pubblico ma questo ti dà la misura di te”.

La morte

L’artista ha rivelato più volte di non sentire il “peso” della morte, non ha paura di lasciare questo mondo, che non sembra riservargli più tante gioie. Ed è un pensiero fortissimo a questa età. Non si tratta solo di “spavaldo” coraggio, anche se è bene ricordare, come fa lui stesso, che Gino Paoli è un uomo cresciuto sotto le bombe della seconda guerra mondiale. Ne aveva parlato in precedenza a RollingStone. E poi questo mondo non gli piace proprio.

“Confermo che l’80 per cento della gente è stupida”, ha sentenziato. La morte può voler dire un nuovo inizio, che Gino Paoli sembra pronto ad accettare. La cattiveria di questo mondo ne favorisce il desiderio talune volte. Lui ha sempre cercato la bontà nelle persone, ma ha trovato solo tanta “cattiveria”. L’ultimo pensiero sul tema: “Quando arriverà non mi dispiacerà, questo mondo non mi piaceva e continua a non piacermi”.

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