In uscita il romanzo “Nudi”, dove parla completamente di sé stessa senza filtri, l’ex soubrette del Bagaglino ricorda anche il doloroso momento in cui affrontò il tumore: le parole della Labate

La moglie di Raf, diminutivo di Raffaele, trova il coraggio di rivivere ancora la rara malattia che l’ha colpita, un tumore esteso fino al cuore: di questa esperienza, Gabriella Labate ne ha fatto tesoro. “Ne avrei fatto a meno – ammette nel romanzo “Nudi” -. Ma nella vita sono grata anche a questo dolore. Mi ricorda che, mentre il mondo intorno mi lascia sgomenta, io sono fortunata. E di questa fortuna sono grata alla famiglia da cui vengo e a quella che ho costruito con Raffaele”. Il noto cantante, che in primavera aveva trovato il coraggio di parlare della malattia superata e della sofferenza, cominciata nel 2004.

Nel romanzo “Nudi”, uscito da poco, l’ex soubrette del Bagaglino racconta che, nonostante il calvario, la malattia non ha lasciato conseguenze particolari: “A parte questa cicatrice enorme, perché mi hanno dovuto togliere una massa che dall’utero, era arrivata fino al cuore. Io lo chiamo ‘il mio Mostro’. È una patologia rarissima”, ha spiegato. Ma la forza dell’amore vince sempre, la vicinanza del marito è stata importantissima: erano in due a lottare, non era da sola. “Raffaele ha vissuto con me, notte e giorno, al decimo piano del Policlinico Gemelli per mesi – ricordando -. Ma forse certi messaggi arrivano per farti capire fino in fondo la bellezza di quello che hai”.

Gabriella Labate, vita privata: moglie e mamma, il rapporto con Raf e l’educazione impartita ai figli

Con Raf compongono una delle rarissime coppie che non sembrano subire gli effetti negativi del tempo e della monotonia in una relazione. Un risultato insolito, soprattutto per due volti appartenenti al mondo dello spettacolo. Sposati dal 1996, condividono 35 anni d’amore. In un’intervista rilasciata a Diva e Donna, Gabriella ha detto: “Lasciamo scorrere la nostra normalità”. Nessun colpo di testa, dialogo e confronto sono alla base di tutto. Sono un esempio per i loro due figli, Bianca e Samuele. Lo sono stati e continueranno ad esserlo.

Come funzionano le dinamiche casalinghe? “Se non posso cucinare io cucina lui. Ci teniamo, da sempre, che a tavola si mangi tutti insieme. E non si comincia sino a quando non si è tutti seduti. È sempre stato così”. La parentesi sui figli: “Non ho mai inseguito i figli da piccoli per farli mangiare in giro per casa, magari distratti dalla tv. A tavola si sta insieme, ci si racconta. È un nostro momento, sacro, lo era anche quando, con i bambini piccoli, seguivamo Raffaele in tour, con tanto di carrozzine e pappe”. Si inizia dalle piccole tappe, per finire poi ad un concetto più grande e complesso, come quello dell’educazione: la semplicità e la buona creanza sono gli ingredienti perfetti.

I figli della coppia

E infatti Bianca e Samuele sono il prodotto del lavoro di due fantastici genitori. Grazie a Teo Mammucari, la coppia ha comprato casa a Miami, dove “ora ci sta nostra figlia Bianca, che si è laureata in Svizzera e ha aperto una sua società di social media marketing. Aveva mandato curriculum anche a tante aziende italiane. Ma qui trovava solo stage sottopagati”. Senza aprire altre parentesi in merito e continuando a concentrarci sui figli, Samuele invece che fa? “Vive di musica. Non ha mai chiesto aiuto a noi. Anzi, per caso anni fa ci fece sentire delle sue composizioni. Una divenne un singolo inciso con il padre per uno spot”. Il suo nome d’arte, D’Art.

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