Il 3 luglio del 1973 David Bowie salì sul palco dell’Hammersmith Odeon di Londra per “uccidere” Ziggy Stardust, ovvero il suo più famoso alter ego

50 anni fa, il 3 luglio del 1973, sul palco dell’Hammersmith Odeon, in uno dei quartieri più artistici di Londra, David Bowie disse basta al suo alter ego Ziggy Stardust e lo “uccise” davanti 5000 spettatori. Per questi ultimi fu un autentico shock. Perché videro la fine dell’alieno marziano e dalla capigliatura arancione, interprete principale di un capolavoro senza tempo che fu The rise and fall of fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars. “Quello stronzo mi ha perseguitato per anni”, sostenne Bowie anni dopo senza alcun pentimento.

Tutto cominciò esattamente un anno prima, nel luglio del 1972 quando Bowie fece conoscere al mondo l’alieno proveniente da Marte a Top Of The Pops. Il vestito sfavillante, le movenze, i capelli colorati rappresentarono una svolta nel rock in generale: nessuno mai si era spinto fino a quel punto. La sperimentazione dell’artista inglese suscitò incredulità e stupore. Quando poi iniziò a cantare Starman i fan andarono in visibilio.

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Eppure qualche tempo fa è stata ritrovata una VHS con la prima vera apparizione di Ziggy. Risalente a un mese prima di quella di Top Of The Pops. Apparizione che fece a Lift Off With Ayshea, su ITV.

Dall’esibizione di giugno e luglio in poi la figura di Ziggy Stardust fu sulla bocca di tutti. I pubblico andò in delirio per lui e per l’album che scalò le classifiche dei più venduti. I concerti erano sold out. Venne a crearsi un tipo di identificazione nel personaggio mai accaduta prima di allora. Tutti iniziarono a imitare Ziggy e a restare ammaliati dalla sua ballata, dal suo braccio che si avvinghiava al collo del chitarrista dei suoi Spiders from Mars, il mitico Mick Ronson.

Poi d’improvviso, il 3 luglio

E poi arrivò il 3 luglio del 1973. In quel di Londra. All’Hammesmith Odeon. Quando, senza alcun preavviso, alla fine del concerto David Bowie devastò il pubblico annunciando la definitiva morte dell’alieno Ziggy Stardust. “Di tutti gli spettacoli che abbiamo fatto per questo tour”, pronunciò Bowie, “quello di stasera è quello che ci porteremo dentro il più a lungo… poiché non soltanto è l’ultimo spettacolo di questo tour, ma è anche l’ultimo in tutti i sensi”. Eppure nel corso degli anni il distacco con il suo alter ego fu piuttosto difficile, tanto da mettere in crisi Bowie che reputò quel tizio dai capelli arancioni e proveniente da Marte, una figura ingombrante. “Uno stronzo che mi ha perseguitato per anni.”

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