Vanessa Scalera è stata intervista da Fanpage e ha raccontato il suo personaggio, Filumena Marturano.

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Vanessa Scalera è stata raggiunta da Fanpage e ha raccontato il suo personaggio interpretato, Filumena Marturano insieme a Massimiliano Gallo nel ruolo di Domenico Soriano. La regia è di Francesco Amato.

L’attrice ha raccontato e sottolineato quanto abbia studiato e si sia preparata per il personaggio di Filumena Marturano: “Mi sono detta: non devo fare Filumena Marturano ‘strana’. Devo mettere a disposizione le mie caratteristiche e confrontarmi costantemente con il regista, senza l’ansia di trovare una chiave diversa. Non dovevo avere l’obbligo di stupire solo perché dietro di me ci sono state attrici enormi, come appunto Sophia. Partiamo perdenti, diceva il regista.

La metafora giusta è quella calcistica: noi siamo la piccola squadra e la Filumena Marturano del passato è come la squadra più forte. Il fatto di non essere napoletana mi ha aiutato ad affrontare questa sfida senza paura. Ho studiato tantissimo, abbiamo fatto un percorso di prove come quelle che si fanno a teatro. Ho messo tutta me stessa”.

Lo studio e la preparazione ripagano sempre, infatti Scalera ha sottolineato la quantità di prove che sono state svolte per il film: “Una cosa rara: due settimane di prove in una casa di 400 metri quadri a Piazza del Gesù. In pratica, Sophia Loren era sempre lì, al mio fianco. E io ho fatto finta di niente. Gli scenografi hanno fatto un lavoro straordinario. Quando poi siamo arrivati sul set, conoscevamo perfettamente tutto”.

Successivamente Vanessa Scalera si sofferma sulla questione ‘gavetta’, ma per lei questo termine è utilizzato male: “Non mi è mai piaciuta la parola ‘gavetta’. Non ha nulla di positivo. Tutto quello che viene prima è considerata poca cosa, competenze minori rispetto al ruolo che hai nel presente. La parola ‘gavetta’ è utilizzata male. Io ho fatto il mio lavoro. E ho fatto le cose più belle prima di arrivare al successo popolare. Ho fatto le cose che mi hanno soddisfatta di più. Certo, Imma Tataranni mi ha dato grande possibilità, ma dietro di me ci sono anni di lavoro. E quello che non si è visto di me, è quello che più ho amato da fare”.