Quando The Office è andato in onda per la prima volta sul canale della NBC il 24 marzo del 2005, la serie, prodotta da Deedle-Dee Productions e dalla Reveille Productions in associazione con la stessa NBC, non garantiva affatto il risultato che poi ha avuto nel tempo. La NBC però continuò a credere nel progetto e ad oggi non possiamo che dire: ben fatto.

La sitcom nasce con soli sei episodi nella prima stagione del 2005. L’intento iniziale era di riadattare l’omonima serie inglese. Di recente, complice probabilmente il periodo del lockdown, molti hanno scoperto o riscoperto questa serie. E ad oggi The Office sta vivendo una sorta di seconda gioventù. Ad oggi è una delle sitcom più apprezzate, citate e “memate” sul web.

La piattaforma Peacock, di proprietà della NBC, sin dalla sua recente inaugurazione ha rilasciato nel catalogo tutti gli episodi. Compresi alcuni inediti e scene tagliate. La serie è disponibile anche su Netflix. Vediamo allora le 20 curiosità sulla serie statunitense.

Le 20 curiosità su The Office

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  1. Nel dicembre del 2020 The Office è stato il prodotto più visto in streaming.
  2. L’ultima puntata sulla NBC è andata in onda il 16 maggio del 2013 per un totale di nove stagioni e 201 episodi. Dal 2006 al 2011 sono stati realizzati degli spin-off della serie trasmessi via web. Sono The Accountants del 2006 di 10 episodi); Kevin’s Loan del 2008 di 4 episodi; The Outburst ancora del 2008 di 4 episodi; Blackmail del 2009, 4 episodi; Subtle Sexuality sempre del 2009, 3 episodi; The Mentor del 2010, 4 episodi; poi The 3rd Floor del 2010, 3 episodi; The Podcast, anno 2011, 3 episodi; The Girl Next Door, anno 2011, 2 episodi.
  3. Bonnie Hammer, il presidente di Direct-to-Consumer e Digital Enterprises presso NBCUniversal, aveva espresso il desiderio di un reboot di The Office nel 2019. In seguito l’idea è stata accantonata.
  4. Nel 2012 Rainn Wilson era pronto a vestire sempre i panni di Dwight Schrute ma per uno spin-off della serie. Avrebbe gestito un bed-and-breakfast e una fattoria, sarebbe stato lo spin-off intitolato “The Farm“. La NBC decise però di non andare avanti con il progetto e venne prodotto un solo episodio mai ripreso e poi introdotto con le dovute modifiche durante la nona stagione di The Office.
  5. Se la serie è una di quelle davvero ben riuscite, molto lo deve alla sceneggiatura di Greg Daniels che ha lavorato sino alla quarta stagione. Nel tema comedy Daniels è una garanzia: oltre ad essere stato uno degli autori del celebre “I Simpson“, ha lavorato anche su Saturday Night Live, sulla serie animata King of the Hill e recentemente ha anche co-creato (con Steve Carell) Space Force, visibile su Netflix. Dopo quattro anni decise di cambiare progetto e dilettarsi nella sua nuova creatura comedy: Parks and Recreation. Più avanti Daniels tornò ma mai in pianta stabile, ci andò vicino però nella stagione conclusiva che fu principalmente sceneggiata da lui.
  6. Dopo Daniels non solo Paul Lieberstein, nei panni di Toby Flenderson nella serie, anche altri attori si sono cimentati nella scrittura e direzione di alcuni episodi. Alla fine tanti membri del cast erano in sintonia in quanto provenivano dalla stessa scuola: principalmente furono John Krasinski; Angela Kinsey, Ed Helms, Brian Baumgartner, Rainn Wilson, Ellie Kemper e Mindy Kaling a scrivere gli episodi più memorabili. Krasinski, Kinsey, Kaling e Kemper erano tutti stagisti per lo show di Conan O’Brien. Anche Steve Carell scrisse in particolare gli episodi”Diversity Day” e “Casino Night“. Tra i principali sceneggiatori dello show Michael Schur che interpreta il cugino di Dwight nella serie.
  7. La carta Dunder Mifflin esiste davvero e si può comprare. Questo grazie a un’indovinata strategia di mercato. La Comcast, proprietaria della NBC, ha permesso a Staples di produrre e vendere prodotti con il brand Dunder Mifflin tramite Quill, avendogli affidato la licenza del marchio. Staples è tra i più noti venditori di articoli di cancelleria americani.
  8. Steve Carell lasciò la serie alla settima stagione solo per un equivoco. Durante un’intervista si lasciò scappare che la settima sarebbe stata l’ultima stagione in cui sarebbe apparso. Tuttavia gli va riconosciuto che lo disse in un momento di poca riflessione non pensando che la serie si sarebbe protratta ulteriormente, inconsapevole che potesse durare così tanto a lungo ancora. Ad ogni modo la dichiarazione era ormai pubblica. Ciò che lo spinse a non rinnovare fu il silenzio della produzione che Carell prese per un disinteresse dopo determinate dichiarazioni. Ai suoi occhi l’atteggiamento della produzione era un modo come un altro per ribadire la sua non indispensabilità nello show. Questo comportamento lo spinse ad abbandonare sul serio la serie.
  9. Il cast era veramente affiatato come si evince dai bloopers. Un qualcosa di unico per un set, probabilmente la stessa energia era presente solo nel cast di Friends e in pochi altri. Krasinksi era spesso vittima delle continue risate che gli faceva fare Steve Carell, costringendolo ad uscire oltremodo dal personaggio.
  10. Tuttavia i bloopers non sono solo una raccolta di risate ma in questo caso anche di vera commozione. Quando Jim e Michael (Krasinksi e Carell) si salutano per l’addio di quest’ultimo, la scena è stata girata numerose visto che ogni volta che cominciavano le battute i due scoppiavano a piangere.
  11. Steve Carell è uno degli attori più apprezzati di Hollywood per le sue doti comiche anche fuori dal set e per i suoi modi sempre misurati e atti ad allietare l’atmosfera anche durante le riprese più stressanti.
  12. L’amicizia tra John Krasinski e B J Novak va anche al di fuori del set in quanto i due si conoscono e si frequentano sin dai tempi della scuola. Lo rivelò lo stesso Novak nel talk show di Ellen Degeneres.
  13. Tra B J Novak e Mindy Kaling c’è chi giura ci sia stata una relazione e che dopo la rottura i due siano rimasti in buoni rapporti. Aldilà della veridicità di queste voci il rapporto tra i due è buono e se ci fosse scappato del tenero e poi la conseguente rottura, il legame non ne ha risentito visto che B J è oggi il padrino della figlia di Mindy.
  14. Restando in tema di amicizia anche fuori dal set, Angela Kinsey e Jenna Fisher sono migliori amiche. Il legame tra le due è talmente forte che conducono un podcast insieme chiamato “The Office Ladies“. Angela è stata la cognata di Paul Lieberstein, il Toby della sitcom, avendo sposato il fratello di quest’ultimo, nonché produttore e sceneggiatore della serie, Warren.
  15. Uno dei personaggi più assurdi della serie è Creed Bratton. Musicista dal discreto successo negli anni Sessanta con la rock band “The Grass Roots“, aveva apprezzato particolarmente lo show originale britannico di Ricky Gervais. Grazie anche alla conoscenza di Ken Kwapis, quest’ultimo scelto come regista dell’episodio pilota nella versione statunitense, frutto di precedenti collaborazioni televisive, riuscì a farsi accettare nel progetto. Col tempo conquistò sul campo l’approvazione grazie ai monologhi che scriveva e che Greg Daniels apprezzava particolarmente al punto da introdurli nella serie. Più bravo si mostrava e più veniva richiesto il suo aiuto, quasi fosse un jolly da utilizzare nei momenti anche più grotteschi e assurdi della sitcom. Ha ottenuto il ruolo nella serie che è un’esclusiva della versione statunitense, infatti nella versione britannica non esiste il personaggio interpretato da Bratton.
  16. Sapevate che Bob Odenkirk, il protagonista della serie Better Call Saul, è stato ad un passo dal recitare la parte di Michael Scott? Il celebre ruolo di Steve Carell è stato vicino anche a nomi come Paul Giamatti, Hank Azaria, Jason Segel e Louis CK. Odenkirk tuttavia appare nella sitcom interpretando un manager, oltretutto dai modi simili al personaggio di Carell.
  17. Da Better Call Saul a Breaking Bad il passo è breve e infatti anche Bryan Cranston si è cimentato nella direzione di un episodio della sitcom, ed esattamente il quarto dell’ultima stagione “Work Bus“.
  18. L’agente immobiliare Carol Stills è l’unica delle amanti del protagonista Michael a mostrare un distacco più marcato verso il personaggio di Carell. Proprio l’interprete di Carol, Nancy Ellen Carell, è la moglie dello stesso Steve Carell nella realtà. Curioso come sia proprio la compagna di vita reale a essere la donna meno presa emotivamente da Michael Scott.
  19. Secondo una stima elaborata dagli appassionati fans della serie, pare che gli scherzi che Jim fa a Dwight siano costati alla produzione tra i 7 mila e i 10 mila dollari.
  20. Restando in tema denaro, la scena della proposta di Jim a Pam è costata circa 250 mila dollari per appena 52 secondi di girato. Lo rivelò lo stesso produttore Greg Daniels al Washington Post. “È stata la ripresa più costosa ed elaborata che abbiamo mai fatto” disse, aggiungendo che si trattava comunque di “una sorta di momento clou di cinque anni di narrazione“. Per l’occasione trovarono “un gigantesco parcheggio dietro un Best Buy” così “il nostro team di produzione ha costruito una replica del punto di ristoro“.