Casa Vianello è una sit-com trasmessa sulle reti Mediaset dal 1988 al 2007, la più longeva prodotta dalla televisione italiana. È ambientata nell’immaginario appartamento dei coniugi Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, accompagnati dalla tata Giorgia Trasselli.

La serie si incentra sulla vita quotidiana coniugale di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello (sposati sia nella della sit-com sia nella vita reale). I loro battibecchi e le loro iniziative, sempre portate avanti in maniera maldestra all’insegna di equivoci e doppi sensi. Ogni episodio narra una serie di tali bizzarre iniziative, che falliscono sempre miseramente e terminano sempre con conseguenze tragicomiche.

La conclusione di ogni episodio è celeberrima: nonostante la giornata si sia da poco conclusa in modo concitato e spiacevole, nel letto matrimoniale Sandra si lamenta con Raimondo con la mitica battuta «Che barba, che noia, che noia, che barba», poi dà la buonanotte al marito in modo sarcastico, si corica e scalcia nervosamente sotto le coperte, mentre Raimondo si limita a lanciare alla moglie alcuni sguardi mentre continua imperturbabile a leggere La Gazzetta dello Sport.

Nella prima stagione di Casa Vianello nel 1988, decisero di portare al centro delle scene la coppia vera e propria piuttosto che essere solamente oggetto di contorno.

“Che noia che barba, che barba che noia!”

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In un’intervista i coniugi Vianello hanno affermato: “casa Vianello è nata come sviluppo di alcuni sketch più brevi che si facevano. Essendo marito e moglie, in altre trasmissioni televisive, inserivamo sempre sketch matrimoniali. Da questo l’idea di portarlo più, dilungato nel tempo e creare delle vere e proprie commedie”.

Sandra: “Abbiamo portato la nostra vita reale. Logicamente esasperata! Perché se io avessi avuto un marito che fa il cretino come fa il cretino in casa Vianello con le donne, io credo che dopo prendeva la porta di casa e lo sbattevo fuori!”.

Sandra: “A casa siamo un po’ così. Dispettosi, non arriviamo mai alla litigata. Perché devo dire che se siamo arrivati a tanti anni di matrimonio, vuol dire che litigate non ce ne sono state. Battibeccucci e li abbiamo portati qua!”

Raimondo: “L’importante è non tradire sé stessi. Il proprio carattere, il proprio modo di essere. Essere naturali. Sono cose che abbiamo portato dentro e funzionano! D’altra parte per la comicità ci vogliono sempre degli opposti per far scattare la scintilla della risata!”

Sandra: “Certe cose che dico, ma anche gli autori ormai ci conoscono, poi mio marito è stato autore per tanto. Sono più o meno le stesse cose che ci facciamo a casa. Anche piccoli dispetti, ci prendiamo in giro. Anche adesso che non siamo più ragazzini, ci prendiamo in giro su quei piccoli inizi di invecchiamento. Se ripetiamo le cose due volte, che succede un pochino alle persone che hanno superato una certa età, noi ci pigliamo in giro!”

Sandra: “Quando avevo 25 anni ho odiato il cinema e il cinema ha odiato me! Perché non sopporto di cominciare…io sono un’istintiva. Io non posso recitare cominciando dal finale. Non posso recitare non avendo l’attore davanti perché per risparmiare, allora, ti mettevano una cantiella che è un pezzo di legno (per chi non sa che cos’è) e ti dicevano “tu fa finta che l’attore parla con quello”. A me dopo un po’ venivano gli occhi storti. Poi ci si alzava presto, si soffriva o il freddo o il caldo”.

Sandra: “Io questo mestiere non l’ho scelto. Quindi l’eroina non la faccio. Continuo a fare questo mestiere perché posso avere…eh posso invecchiare, perché facendo me stessa non ho paura di invecchiare. Poi lavoro bene, dalle 14 alle 20, senza prendere freddo, senza alzarmi presto. Io sono pigra! Amo questo mestiere perché mi è venuto incontro. Ma non lo avrei mai scelto. E’ stato mio padre a farmi fare l’attrice! Perché mio padre era matto!

Raimondo: “Il processo creativo avviene anche tenendo conto di fatti che accadono, di cronaca, di mode. Esasperare delle mode che soprattutto Sandra raccoglie. Queste un po’ strane. Le spiega male e le applica peggio e si crea la situazione per cui è la situation comedy. Ho scritto soprattutto i primi tempi. Si prendono gli spunti dalle cose più varie. Anche banali ma che poi hanno una possibilità di sviluppo.

Di rado hanno girato episodi in esterna. Gli episodi sono stati girati in interno nella casa-set di Sandra e Raimondo.

Inizialmente, il set è stato montato nello Studio Clodio, di Renzo Cerrato, a Roma; stesso studio dove giravano programmi come Il pranzo è servito (diventato poi un supermercato) e Forum.

Dalla 2 stagione, il set venne trasferito negli studi di Cologno Monzese vicino proprio all’appartamento della coppia. A causa di questo cambio, alcuni facenti parte del cast, decisero di lasciare la serie.

Le scene di sport erano girate tutte in esterna

Altra location nella quale è stato girato un episodio, è il giardino del condominio dove abitava la coppia.

La serie si regge tra imprevisti e malintesi e, spesso ad avere la meglio, è sempre Sandra.

Alla serie hanno preso parte diverse attrici tra cui: Anna Falchi, Antonella Elia, Paola Saluzzi, Debora Caprioglio e Barbara Snellenburg.

Realizzate due serie spin – off Cascina Vianello (1996) e I misteri di Cascina Vianello (1997), quasi sempre con riprese in esterna e, poi nel 2008, girarono Crociera Vianello.