La toccante rinascita della modella e attrice indiana Priyanka Chopra: quell’intervento al naso per rimuovere un polipo nasale le rovinò la vita. Poi arrivò la svolta

Accettarsi sempre, questo è il motto di Priyanka Chopra: è la lezione appresa dopo quell’intervento mal riuscito al naso. D’impatto, si potrebbe avere l’impressione di essere dinanzi ad uno di quei casi di interventi di chirurgia estetica per migliorare il proprio aspetto, un capriccio tipico di un’attrice “random”, piena di soldi e vizi. Ma niente di tutto ciò riguarda la modella indiana, Miss Mondo 2000. Un premio che già farebbe riflettere: perché nella sua testa c’è sempre stato quel titolo. La bellezza era il suo lavoro. Tuttavia, al di là di questo aspetto, Priyanka non voleva rifarsi il naso ma doveva semplicemente sottoporsi all’operazione per la rimozione di un polipo nasale. Parliamo dei primi anni 2000 e la tecnologia non era ancora avanzata come oggi: un intervento del genere era decisamente più invasivo dei comodi tubi con telecamerine incorporate esistenti oggi.

“Ero diventata Plastic Chopra per tutti: ero entrata in depressione”

Priyanka Chopra prima e dopo

Una “profonda depressione”, a dire il vero. Era ormai “Plastic Chopra” per tutti. Al tempo, la sensibilità era un concetto astratto. Ha sofferto molto l’attrice, vittima di un errore medico che la costrinse a rivedere tutti i piani della sua carriera, nata già all’età di 12 anni, quando fu costretta a sbarcare negli Stati Uniti dalla sua India. Tornò a casa sedicenne e si approcciò alla moda. Il resto è storia: dalla scalata al Miss India e al Miss Mondo, all’ascesa a Bollywood. Poi, quel maledetto polipo nasale. Il viso era ormai sfigurato, i lineamenti avevano perso la simmetria e la bellezza che la contraddistinguevano. Inoltre, perse tanto lavoro, come per quei “tre diversi film” a cui avrebbe dovuto prendere parte.

Come spesso accade in questi casi, la famiglia si è ricompattata per ridonare armonia nel cuore dell’attrice. L’eroe è il papà, che l’ha spronata a tornare sotto i ferri superando il trauma della volta precedente, e dunque a sottoporsi ad un nuovo intervento chirurgico correttivo. Il risultato finale è quello che vediamo oggi. Meraviglioso, sì. Diverso, pure. Lì comprese che dopo la discesa esiste davvero la famosa risalita, purché avvenga a piccole dosi e senza strafare. Soprattutto, senza rincorrere l’impossibile, il passato che non torna. Accettarsi nella nuova versione. E questo lo ha saputo fare da combattente vera. La svolta arrivò sul set e la scossa definitiva gliela diede il regista di Bollywood, Anil Sharma: “Avrei dovuto interpretare un ruolo principale – racconta – e invece sono stata spostata su un personaggio secondario. Quel regista è stato molto gentile. Mi ha detto: ‘Anche se è una piccola parte dai il massimo. E così ho fatto'”.

Oggi si è accettata? “I miei difetti sono la mia forza. Se somigliassi ad altre ragazze tradizionalmente belle, allora non sarei più io. Ora quando mi guardo allo specchio penso che forse potrei perdere un po’ di peso, che potrei allenarmi un po’ di più. Ma sono anche contenta. Questa è la mia faccia. Questo è il mio corpo. Magari sono imperfetta, ma sono io”.

Continua a leggere su Chronist.it