Ha aperto a Parma il Palapa, il bar che vende prodotti a base di farina di insetti. I titolari: “Il sapore è molto simile a quello della farina integrale”

A Parma, in via San Leonardo, ha aperto da poco Il Palapa, il primo locale che vende prodotti a base di farina di insetti. Sul bancone del locale possiamo trovare ogni giorno cornetti, biscotti e crostate realizzate utilizzando in particolare la farina di grillo.
Il titolare del Palapa, Michele Taddio e sua moglie Enrica Abati, hanno lanciato questa novità, rilasciando un’intervista ai microfoni del quotidiano la Repubblica, in cui hanno spiegato il motivo per cui hanno scelto di usare questo tipo di farina, che sta facendo tanto discutere.

La signora Abati, in particolare, ha dichiarato:

“L’idea è venuta a mio marito dopo aver parlato con un amico in Germania che ha una gelateria ed è stato il primo a realizzare il gelato con la farina di grillo. Il sapore è molto simile a quello della farina integrale e infatti chi ha assaggiato senza sapere che ci fosse farina di grillo non si è accorto della differenza”.

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Parma, farina di grillo nei dolci: il prezzo e l’etichetta

I titolari del Palapa hanno invitato i clienti ad assaggiare questi particolari prodotti, che preso vedremo negli scaffali dei nostri supermercati. Taddio e Abati hanno inoltre specificato che una parte della clientela è incuriosita dalla novità, mentre tante altre persone sono molto diffidenti e preferiscono mangiare prodotti tradizionali.
Ma quanto costa un kg di farina di grillo?

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“Il prezzo dei prodotti è di 50 centesimi in più rispetto agli altri prodotti tradizionali perché la farina è più cara, costa circa 130 euro al kg”.

Ha dichiarato Taddio, che ha aggiunto che questo tipo di prodotti contiene un più alto valore proteico. Inoltre, sui prodotti sarà presente un’etichetta specifica, dove verranno riportate la provenienza e i rischi legati al consumo, come prevede un altro Regolamento Ue, il numero 1169 del 2011. Pertanto, la farina di grillo deve essere indicata chiaramente nell’elenco degli ingredienti. E della materia prima va scritto non soltanto il nome scientifico, acheta domesticus, ma anche la definizione italiana: grillo domestico.

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