Il senzatetto Luca Tisi è stato trovato morto lo scorso sabato a Udine, ucciso con più di 30 coltellate e un colpo al cranio. La polizia ha fermato e interrogato due uomini

Due uomini sono stati fermati dagli agenti della Questura di Udine per l’omicidio di Luca Tisi, il clochard 58enne trovato morto sabato mattina.
Intorno alle 10 del mattino di martedì 18 aprile, gli agenti avevano prelevato i due all’interno della loro abitazione di via Deciani a Udine.
Intanto, la polizia scientifica ha svolto i rilievi all’interno dell’appartamento dal quale uno dei due ha tentato di scappare, cercando rifugio presso una vicina di casa.

Il senzatetto era stato trovato senza vita: era stato colpito con 30 coltellate e un colpo al cranio. L’ispezione cadaverica aveva evidenziato che l’omicida – o gli omicidi – avevano sferrato un colpo talmente forte da aprire la scatola cranica di Luca, che successivamente era stato colpito con oltre 30 coltellate. L’arma, presumibilmente un cric, era stata rinvenuta dai Vigili del Fuoco, in un posto non distante dal luogo del delitto.

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Morte Luca Tisi: ipotesi omicidio premeditato

La vicina di casa dei due uomini bloccati dagli agenti ha raccontato di aver notato uno dei due sull’uscio di casa.
Così, la polizia ha interrogato entrambi per chiarire le circostanze dell’omicidio del clochard Luca Tisi: le loro posizioni sono al vaglio di investigatori e inquirenti. I due potrebbero aver avuto ruoli e responsabilità diversi nella vicenda.

In questo momento, le indagini porterebbero a un omicidio premeditato: troppa la violenza utilizzata sulla vittima per poter supporre una rapina finita male.

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Luca Tisi era una persona benvoluta da tutti e, a parte un episodio di violenza in cui era stato coinvolto ormai molti anni fa, non aveva precedenti di questo genere.

A Luca: persona mite, coraggiosa, gentile, silenziosa, dignitosa. Ti ricordiamo con profondo rispetto”.

Recita uno dei biglietti all’interno della galleria in cui il senzatetto alloggiava: era ormai diventata la sua casa.