Parlano gli amici del giovane Edoardo Addezio, scomparso per un malore a Genova la scorsa notte mentre stava effettuando degli incontri di boxe per gioco: “Ha subito qualche colpo leggero, si è tolto i guantoni ed è caduto a terra”

Gli amici di Edoardo Addezio, il 15enne scomparso a Genova la scorsa notte, hanno raccontato la tragica vicenda ai carabinieri, come riportato dal quotidiano La Repubblica. I ragazzi stavano sostenendo degli incontri di boxe improvvisati, in maniera assolutamente non violenta, quando improvvisamente il ragazzo ha accusato un malore, si è accasciato al suolo, dopo essersi sfilato i guantoni.

I ragazzi raccontano che erano in quattro in una stanza, stavano “combattendo” per scherzo: così Edoardo, dopo aver subito qualche leggero colpo sulle gambe e sulle braccia, come testimoniano ancora scioccati i giovani,

“si è tolto i guantoni e si è accasciato al suolo”

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Gli amici di Edoardo: “Prima dell’incontro di boxe aveva assaggiato solo un cocktail”

Come confermato anche dai carabinieri del nucleo operativo di Genova, il gruppo di ragazzi non avrebbe fatto uso di alcol o sostanze stupefacenti. Gli stessi amici di Edoardo hanno raccontato che il 15enne che si trovava in compagnia di altre 17 adolescenti, prima di accusare il malore poi risultato fatale, avesse assaggiato soltanto un cocktail.

Inoltre, gli inquirenti hanno anche sequestrato i cellulari dei testimoni, in particolare quelli dei 3 ragazzi con i quali si trovava quando ha accusato il malore, cercando di capire se ci siano filmati precedenti o successivi al malore di Edoardo.

Nel frattempo, il medico legale Davide Bedocchi ha disposto l’autopsia sulla salma del giovane ragazzo ligure. La pm Tiziana Paolillo a capo della Procura per i Minori, ha aperto un’indagine per omicidio colposo a carico di ignoti. Intanto, le forze dell’ordine stanno indagando anche su una presunta malformazione cardiaca del giovane ragazzo scomparso: infatti, si sottoponeva ogni anno a visite specialistiche e non poteva praticare sport a livello agonistico. Tuttavia, il padre della vittima ha raccontato che Edoardo stava benissimo e non poteva praticare sport a livello professionistico soltanto per una questione burocratica. Ma ,in ogni caso, giocava a tennis, a calcetto, sciava e nuotava come tutti i ragazzi normali.

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