Eduard, bimbo di appena 4 anni, è morto in seguito all’incidente avvenuto intorno all’ora di pranzo dello scorso sabato 11 febbraio a Spresiano, in provincia di Treviso. Il piccolo viaggiava a bordo dell’auto con la mamma, con la quale tornava a casa dopo aver fatto visita all’altro figlioletto della donna e fratellino della vittima, ricoverato in ospedale per la tosse.

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Incidente a Visnadello, frazione di Spresiano, in provincia di Treviso, sulla Pontebabbana: l’auto si schianta contro un platano e muore il piccolo Eduard, bimbo di 4 anni che viaggiava a bordo della BMW X1 della mamma, con la quale tornavano a casa dall’ospedale dopo aver fatto visita all’altro figlio ricoverato per la tosse; la dinamica; la donna, Nicole, di 34 anni, si è addormentata al volante dopo aver passato tutta la notte accanto al figlio ricoverato nella struttura sanitaria

Un “black out”, così l’ha definito “Il Messaggero”. La donna era esausta dopo aver passato tutta la notte al fianco dell’altro figlio ricoverato in ospedale per la tosse. “Ho preso sonno”, ha detto ai primi soccorritori mentre si disperava per le condizioni del piccolino in seguito allo schianto contro un platano. Eduard è stato estratto dall’auto in condizioni critiche.

Trasferito d’urgenza all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, il bimbo è morto poco dopo in seguito alle gravi ferite riportate nell’incidente a Spresiano. Sua mamma, Nicole, è una donna di 34 anni originaria della Repubblica Ceca. I genitori sono straziati dal lutto. Affranto anche il papà della giovanissima vittima, Moreno Bressaglia, piuttosto noto in zona in quanto barista e gestore del “Caffè delle Rose”, in centro città.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine che hanno raggiunto la zona per i rilievi del caso, mamma e figlio erano veramente a due passi da casa prima di schiantarsi nei pressi del negozio “Il Tulipano”. Dopo il colpo di sonno alla guida, l’auto ha sbandato e al risveglio di Nicole, questa non aveva più il controllo del mezzo che, prima di finire la terribile corsa contro un platano, ha abbattuto un cartello stradale.

Bimbo di 4 anni muore nell’incidente a Spresiano: la vittima era seduta sul sedile posteriore, allacciato al seggiolino. La parte anteriore della BMW XI bianca è andata completamente distrutta e la ruota anteriore è stata sbalzata a metri di distanza. Per lo shock, adesso Nicole è ricoverata nello stesso ospedale dove ha esalato l’ultimo respiro Eduard. Secondo i primi riscontri delle indagini dei militari, il piccolo era seduto sul sedile posteriore mentre era allacciato al seggiolino.

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Colpo di sonno alla guida: incidente a Spresiano, muore un bimbo di 4 anni.

I segnali che precedono il colpo di sonno sono diversi e vanno dalla pesantezza delle palpebre agli sbadigli frequenti e il classico bruciore agli occhi. Inoltre, è possibile accusare freddo improvviso e sensazione di irrequietezza. A tutto ciò si aggiunge uno stato di scarsa lucidità, con difficoltà a mettere a fuoco, percezione di suoni ovattati e problemi di memoria a breve termine. Si è soggetti anche ad un calo dell’allerta sulla guida. In questi casi, è anche difficile riconoscere l’effettivo stato di coscienza e non si comprende quello di sonnolenza.

Bimbo di 4 anni morto nell’incidente a Spresiano per un colpo di sonno della mamma alla guida. Il rimedio per contrastare i colpi di sonno alla guida è sicuramente quello della prevenzione, rispettando il personale orologio biologico. Sì, ma come? Innanzitutto è bene adeguare gli orari della guida in base al proprio stile di vita, sapendo riconoscere le fasi della giornata in cui la stanchezza si fa più persistente. Ad esempio, è tipico accusare molta sonnolenza dopo aver consumato i pasti. Statisticamente, gli orari più complicati sono quelli tra le 2 e le 5 del mattino e tra le 13 e le 15 del primo pomeriggio.

Altri espedienti per contrastare il fenomeno sono quelli di consumare il caffè, abbassare il finestrino per respirare aria fresca, masticare un chewing gum, ascoltare radio o audiolibri o conversare con i passeggeri se presenti nell’auto. Tuttavia, a parte gli ultimi due casi piuttosto soggettivi, per gli altri espedienti si tratta comunque di rimedi con efficacia a breve termine.

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