Dramma tra le mura domestiche a Pietraperzia, in provincia di Enna: una donna di 32 anni ha ucciso la suocera a coltellate e colpi di forbice. La 32enne è stata fermata dai carabinieri ai quali ha confessato l’omicidio: “Non la sopportavo”.
Vedi anche: Incidente a Lucca: vede un uomo che investe 2 donne, scende dalla sua auto e gli dà un pugno
Laura Di Dio, 32 anni, uccide la suocera Margherita Margani, 62, a coltellate a Pietraperzia, in provincia di Enna: il marito Francesco Arnone la trova seduta sul cadavere mentre fuma; la violenza del 2018, l’arresto del cognato dell’omicida per difenderla dall’aggressione del marito (e suo fratello); la “depressione” della 32enne
Quando il marito dell’omicida è rientrato in casa lo scorso sabato 4 febbraio, si è ritrovato davanti ad una scena inquietante. La 32enne era seduta a cavalcioni sul cadavere di Margherita Margani, 62enne e madre dell’uomo. La donna era in casa della suocera, invitata da quest’ultima per un caffè, ed era seduta sul corpo esanime mentre fumava una sigaretta in tranquillità.
Dopo aver accettato l’invito nella limitrofa abitazione dello stesso condominio, tra le due sarebbe iniziato l’ennesimo litigio. Anche se, da quanto emerso, recentemente erano tornate a parlarsi dopo anni burrascosi. Ma il tentativo di riappacificarsi non è bastato perché questa volta la lite è sfociata in tragedia. Laura ha impugnato un coltello da cucina e proprio lì ha ucciso la familiare a coltellate e colpi di forbici.
Laura uccide la suocera a coltellate a Pietraperzia, in provincia di Enna: quell’aggressione e l’arresto del 2018. Da quanto emerge, Laura era stata vittima di aggressione da parte del marito durante la sua gravidanza. In quel 12 luglio del 2018 la lite in famiglia sfociò in violenza e poi sfiorò la tragedia perché il fratello dell’aggressore, e quindi cognato di Laura, sparò il familiare con un colpo di pistola che non andò a segno. Tuttavia l’uomo fu arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Dopo i fatti, Laura fu colta da malore e venne trasportata al Pronto Soccorso.
Da allora, i rapporti si sono freddati, in particolare quello tra suocera e nuora. La prima riteneva l’altra responsabile dell’arresto del figlio Christian, fratello di Francesco, che ha agito in difesa della 32enne durante l’aggressione. Per quattro anni c’era stato solo silenzio fino a poco tempo fa, quando le due ci avevano riprovato.
“Era depressa, da un anno e mezzo vivevamo nell’inferno”
Uccide la suocera in provincia di Enna: “Laura soffriva di depressione”. Suocera e nuova erano vicine di casa e, secondo le ricostruzioni, la 32enne “soffriva di depressione” che non ha mai voluto curare. “Da un anno e mezzo però vivevamo nell’inferno”, ragioni per le quali i figli erano spesso affidati alla suocera. Il figlio della vittima si chiama Francesco Arnone e lavora in un’agenzia di pompe funebri.
32enne uccide sua suocera in provincia di Enna: oggi l’udienza di convalida dell’arresto. Dall’interrogatorio si è evinto che l’uomo era solito chiamare sua madre per vigilare sulla situazione di sua moglie e sul suo comportamento. Si attende l’analisi delle telecamere dei sistemi di videosorveglianza presenti in entrambe le abitazioni per comprendere eventuali nuovi dettagli. Oggi, lunedì 6 febbraio, è prevista l’udienza di convalida dell’arresto.