I giovane 21enne Pietro Caputo, entrato in coma dopo essere rimasto intossicato dal monossido di carbonio a causa di una fuga di gas nel residence dove pernottava con il compagno a Segrate (Milano), si è svegliato. A dare la notizia è lo zio del ragazzo, Antonio Vitiello. Purtroppo però, per il compagno di Pietro non c’è stato nulla da fare, Francesco Mazzacane è morto in quello stesso tragico giorno: l’informazione non è ancora stata data al 21enne.

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Fuga di gas a Segrate, muore Francesco Mazzacane, Pietro Caputo si sveglia dal coma

Le parole dello zio di Pietro Caputo: “Ha parlato, ce l’ha fatta grazie alle preghiere di tutti. Si è svegliato, ma ora capirà di aver perduto per sempre la sua metà. Anche per noi è così perché Francesco era un figlio per noi, le nostre famiglie erano molto unite”.

Il post di Libera Mazzacane, zia di Francesco, morto nel residence a Segrate a causa della fuga di gas. Attraverso un post su Facebook, la zia del giovane rimasto vittima del terribile incidente causato dalla fuoriuscita di monossido dalla caldaia nel complesso residenziale a Milano, ha scritto: “Francesco hai salvato tu Pietro. È fuori pericolo, ha chiesto di te, il miracolo l’hai fatto, ora sei il mio angelo tra gli angeli. Voglio pensarti vicino al tuo papà in un mondo che sarà decisamente migliore di questo”. La familiare della vittima ha spiegato al Corriere di Mezzogiorno che, nei giorni precedenti, entrambi i ragazzi avevano già avuto episodi di malessere e per questo avevano deciso di raggiungere un presidio medico ospedaliero. Intanto è stata disposto l’esame autoptico sul corpo del 24enne per stabilire le cause di morte.

Fuga di gas a Segrate: le indagini e lo scambio di identità. Gli inquirenti stanno provvedendo ad effettuare tutte le indagini e verifiche del caso per chiarie le cause del decesso di Francesco Mazzacane e il malfunzionamento della caldaia. In un primo momento le identità dei due ragazzi sono state scambiate. Una volta in obitorio i genitori del 21enne hanno annunciato che in realtà il corpo della vittima corrispondeva a quello di Francesco. Gli agenti hanno spiegato che lo scambio d’identità è avvenuto poiché sono stati rinvenuti i documenti di riconoscimento di Pietro, vicino al corpo del compagno.

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