Una bimba di 13 mesi è stata messa su un aereo differente da quello dei genitori per un errore della compagnia aerea Qantas. Questa, secondo quanto raccontato dalla madre, inizialmente non si sarebbe assunta le proprie responsabilità. Può accadere un errore simile? Evidentemente sì. Continua il momento difficile per le compagnie aeree dopo i tagli del personale che hanno spinto piloti e assistenti di volo a scioperi che continuano a provocare numerosi disagi negli aeroporti internazionali, Italia compresa.

Ed è proprio la penisola ad essere coinvolta in questa disavventura con protagonisti Stephanie, Andrew Braham e la loro figlioletta di appena 13 mesi, tutti australiani, secondo quanto riporta il “Messaggero“. Tutto è iniziato dal volo di rientro cancellato. Niente di strano visto il caos degli aeroporti di questa estate. Tuttavia, quando la compagnia aerea della Qanta ha riprogrammato il volo, l’incredibile scoperta dei genitori: la bimba era su un aereo differente.

Bimba di 13 mesi prevista su un aereo diverso, la denuncia dei genitori: “Oltre 55 telefonate prima di sistemare la situazione

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La coppia australiana ha raccontato il proprio disagio. Tutto è cominciato già dalla cancellazione del volo di rientro che avrebbe poi fatto slittare il ritorno a casa di ben due settimane. Infatti la famiglia Braham è stata costretta a prolungare le proprie vacanze, dovendosi pagare da soli il soggiorno forzato. Dopo che i due genitori hanno scoperto che la figlioletta avrebbe dovuto affrontare il viaggio di ritorno su un altro volo sono scattati i reclami.

Stephanie ha raccontato a Today che la Qantas avrebbe detto “di non aver fatto niente di male” in quanto “le avevano prenotato un biglietto“. Negando “ogni responsabilità” inizialmente. Dopo l’errore della compagnia la coppia ha detto di aver trascorso “20 ore, 47 minuti e 13 secondi al telefono con Qantas“. Per la bellezza di oltre ben “55 telefonate” prima di arrivare a sistemare la situazione e di permettere ai tre di prenotare un volo che includesse tutta la famiglia al completo.

In una dichiarazione rilasciata dalla compagnia aerea, questa si è scusata “sinceramente” con la famiglia Graham. È stato spiegato che si è trattato di un “errore amministrativo” che ha riguardato la Qantas e il partner Klm. Disguido che ha causato “lo spostamento della bambina su un altro volo“. Nell’edizione australiana del Daily Mail, un portavoce della Qantas ha detto che la famiglia verrà rimborsata “per il loro alloggio” forzato di altre due settimane rispetto alla data di rientro prevista. Inoltre la compagnia ha fatto sapere di essere in contatto con i Graham “per fornire supporto“.