Tra i tanti personaggi che hanno caratterizzato la storia del cinema di genere commedia all’italiana c’è anche Mario Carotenuto, morto di cancro il 14 aprile del 1995. Un artista romano presente in almeno un centinaio di film, diventato molto famoso soprattutto a partire dagli anni ’70. Grazie alla partecipazione in alcune pellicole cult come Febbre da cavallo, sicuramente. Tra l’altro è un vero e proprio figlio d’arte In quanto suo padre, Nello Carotenuto, era un attore del cinema muto e suo fratello minore Memmo era a sua volta un professionista del mondo dello spettacolo. 

Mario Carotenuto, molto di più un caratterista

In un’intervista del 1991

Mario Carotenuto spesso viene indicato erroneamente come un attore caratterista. Non che questa definizione sia errata  ma in realtà, in tantissime pellicole, ha vestito i panni del principale protagonista facendo divertire il suo pubblico con interpretazioni ricche di pathos tipico degli attori caratteristi. Mario è nato a Roma il 30 giugno del 1916 ed è scomparso sempre a Roma il 14 aprile del 1995. Seguendo le orme del papà, inizia ad interessarsi di recitazione con  particolare riferimento all’attività teatrale. Infatti, a soli 8 anni si cimenta in una piccola interpretazione al Teatro Costanzi di Roma.

La carriera inizia ufficialmente verso la seconda metà degli anni ‘40 con le prime esperienze alla radio anche se precedentemente faceva parte, durante gli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, di una compagnia teatrale che dipendeva da un organo militare di propaganda. Nel 1953, invece, inizia ad occuparsi di teatro di rivista e poco alla volta consolida la sua presenza nel mondo del cinema. La prima storica pellicola è datata 1950 con titolo Abbiamo vinto! per la regia di Robert Adolf Stemmle.

Si trattava di un film di genere commedia – satirico nel quale c’erano tra gli altri anche Paolo Stoppa e Walter Chiari. L’anno successivo lavora nel film Milano miliardaria per la regia di Marcello Marchesi e Vittorio Metz al fianco di Isa Barzizza e Tino Scotti. La svolta della sua carriera però arriva mel 1955 dopo aver già recitato in una quindicina di pellicole. In quell’anno Mario venne scelto da Dino Risi per interpretare il ruolo di Don Matteo Carotenuto nel film Pane, amore e… Successivamente recita in tante altre pellicole particolarmente celebri come Mio figlio Nerone con Alberto Sordi, Poveri ma belli, Susanna tutta panna, Gli zitelloni di Giorgio Bianchi e tanti altri ancora.

Infatti diventa uno degli attori più apprezzati della commedia italiana. Prese parte a numerose pellicole tra cui L’insegnante (1975), La liceale (1975), La professoressa di scienze naturali (1976), Classe mista (1976), Febbre da cavallo (1976), La dottoressa del distretto militare (1976), L’infermiera di notte (1979), Qua la mano (1980), Il tifoso l’arbitro e il calciatore (1982) e Paulo Roberto Cotechino centravanti di sfondamento (1983). Mitiche sono alcune delle scene che lo vedono protagonista in Febbre da cavallo e in Il tifoso l’arbitro e il calciatore. Un personaggio che rimarrà per sempre nella memoria degli appassionati di questo genere cinematografico.

Continua a leggere su Chronist.it