C’era una volta il cinema italiano, quello capace di raccontare la quotidianità, di far emozionare e soprattutto divertire. Era un fiore all’occhiello del nostro Paese, per diversi anni alla pari anche di quello americano nonostante le risorse economiche ben più limitate. Questo era dovuto essenzialmente a un percorso che l’artista doveva fare e che spesso e volentieri partiva dell’avanspettacolo, dal teatro classico e da altri ‘mestieri’ collegati al cinema come lo stuntman. Un tempo in Italia c’era una scuola di eccellenza che formava gli stuntman permettendo loro di accrescere il bagaglio tecnico e culturale. Ci sono state diverse storie di stuntman poi diventati importanti attori di livello nazionale come nel caso di Giancarlo Prete.

Chi era Giancarlo Prete


Giancarlo Prete è stato un attore e doppiatore italiano nato il 5 febbraio del 1943 a Roma e scomparso il 9 marzo del 2001 a causa di un tumore al cervello. Il bell’attore aveva appena 58 anni. La sua carriera è iniziata nelle vesti di stuntman in tantissime pellicole cinematografiche. Successivamente Giancarlo volle mettere a frutto le competenze acquisite sul set frequentando la scuola di recitazione gestita da Alessandro Fersen. Questo gli permise di migliorare le proprie capacità e di iniziare a recitare in tantissimi film e serie televisive.

Molto spesso ha usato lo pseudonimo di Timothy Brent mentre in altri lavori compare nel cast con il suo vero nome e cognome. Sono state diverse le interpretazioni che hanno ottenuto il plauso del pubblico tra cui si ricorda soprattutto la partecipazione al film Il cittadino si ribella (1974) diretto da Enzo G. Castellari (vero nome Enzo Girolami) al fianco di miti del cinema italiano come Franco Nero. In questa pellicola interpreta il ruolo del ladro e malvivente Tommy. Altrettanto importante è stata la sua performance nelle vesti dell’ufficiale borbonico Gerardo Satriano nello sceneggiato televisivo l’Eredità della priora, in onda sull’allora Rete 1 (oggi è Rai 1). In questo prodotto per il piccolo schermo è diretto da Anton Giulio Majano al fianco di Alida Valli, Carlo Giuffrè, Mimmo Palmara e tanti altri.

La carriera cinematografica


Dopo aver svolto per tanti anni il lavoro di stuntman Giancarlo Prete inizia a lavorare nel mondo del cinema come attore esordendo nel 1962 con il regista Alberto De Martino nella pellicola Upperseven, l’uomo da uccidere. Nel 1970 viene diretto da Alberto Bevilacqua nel film di genere drammatico La Califfa al fianco, tra gli altri, di Romy Schneider e Ugo Tognazzi.

Negli anni successivi lo ritroviamo in tante altre pellicole tra cui Confessione di un commissario di polizia al Procuratore della Repubblica (1971), La tarantola dal ventre nero (1971), Rappresaglia (1973), Tutti per uno botte per tutti (1973), Furto di sera bel colpo si spera (1974), Messalina Messalina! (1977), L’ultimo squalo (1980), Fuga dal Bronx (1983), Ladyhawke (1985) e La gabbia (1985). In televisione ha recitato in Attentato al Papa (1986), La primavera di Michelangelo (1990), La piovra 7 – Indagine sulla morte del commissario Cattani (1995), In nome della famiglia (1997) e Ricominciare (2000-2001). Giancarlo Prete si è spento all’età di 58 anni a Roma per via di un tumore al cervello.

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