Il bisbetico domato, anno 1980 e regia di Castellano e Pipolo. Elia (Adriano Celentano) scende le scale e arriva in soggiorno dove c’è Mami (Edith Peters) che sta preparando una gustosa cena in onore di Lisa (Ornella Muti), bellissima ragazza costretta a chiedere ospitalità per via di un guasto meccanico della sua auto. Mami aveva già redarguito quel bisbetico di Elia nel vestirsi più elegante e soprattutto nel mettere la cravatta. Lui arriva raggiante con una cravatta rossa sopra la stessa maglietta che indossava prima e dice “Mami visto mi sono messo la cravatta”. Lei lo guarda spazientita e scuote la testa. Lui si toglie la cravatta e si indirizza verso la tavola imbandita e mentre alza il coperchio della zuppiera chiede “è pronto?”.

Mami gli dia uno schiaffetto sulle mani e dice con la sua inconfondibile cadenza “ Prontissimo!.. bisogna aspettare l’ospite”. Chi non amato il personaggio di Mami che cerca in ogni modo di smussare il carattere scontroso del padrone di casa. Edith Peters è l’attrice che interpreta il ruolo della governante della casa dello scorbutico Elia. Con la sua incredibile simpatia ha saputo conquistare l’attenzione di milioni di fan. Per lei questa però non è stata la sola esperienza nel mondo del cinema in Italia.

Chi era Edith Peters

Edith Peters è stata una cantante e attrice americana che ha fatto parte della celeberrima formazione The Peters Sisters. Nata a Santa Monica il 14 aprile del 1926 e scomparsa a Los Angeles il 28 ottobre del 2000, insieme alle sue 4 sorelle ha dato vita a un progetto musicale in auge tra agli anni ‘30 fino e gli anni ‘60. La loro è una famiglia particolarmente appassionata di musica. In particolare, le prime tre sorelle, Mattye, Anne e Virgina, si sono esibite come trio mentre Edith insieme a Joyce hanno formato un duo capace di ottenere un enorme successo negli anni ‘50 e ‘60 soprattutto nei Paesi Bassi e in Francia.

Contemporaneamente si è dedicata anche alla recitazione esordendo nel 1957 nel film Quiereme con musica al fianco, peraltro, della sorella Joyce. In questo periodo arriva in Italia e inizia a collaborare con alcuni registi nostrani e in particolare nel 1959 con Carmine Gallone per il Cartagine in fiamme mentre il 1960 viene diretta da Giorgio Simonelli nella pellicola Robin Hood e i pirati. Qualche mese più tardi recita, sotto la direzione di Domenico Paolella, nel film intitolato Madri pericolose nel quale, peraltro, ci sono alcuni nomi eccellenti come Evi Maltagliati, Delia Scala, Mina e Nando Bruno. Nel 1962 lavora anche in televisione nella commedia trasmessa sul primo canale Rai, La luna dei Caraibi nella quale figurano Ubaldo Lay e Giancarlo Maestri con la regia di Mario Landi.

Nel frattempo aveva recitato nel film di Dino Risi Una vita difficile e in 5 marines per 100 ragazze con la regia di Mario Mattoli. Tra le altre pellicole che hanno scandito la sua carriera ci sono L’ira di Achille (1962), Obiettivo ragazze (1963), Due mafiosi nel Far West (1964), Gli uomini dal passo pesante (1965), Lisa dagli occhi blu (1969), La poliziotta a New York (1981) e Lui è peggio di me (1985). Insomma, un pezzo di storia del cinema italiano.

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