Mario Brega vs Gordon Scott è una storia vera. La raccontò lo stesso Marione e Carlo Verdone e a più riprese. Di recente l’attore e regista romano ha anche postato l’aneddoto sulla propria pagina Facebook. “Mi sembra che Brega in uno di questi film interpretasse un centurione romano, Gordon Scott un cowboy…” aveva scritto l’attore. Si tratta del film “Buffalo Bill – L’eroe del Far West“. Mario Brega è accreditato con lo pseudonimo di Richard Stuyvesant così come accaduto per l’ultimo film della trilogia del “dollaro“.

Penso che si Gordon Scott m’era cascato male ed era morto io stavo co’ quei bravi ragazzi adesso“, indicando il carcere romano nelle vicinanze. A parlare era lo stesso Brega che raccontò l’aneddoto, ripreso da “Un sacco Verdone“, l’iniziativa Rai per omaggiare Carlo. “Eravamo io e Gordon Scott i protagonisti. Tutti i giorni c’era una scazzottata che durava 15 giorni. E tutte le sere andavo a farmi la doccia e mi trovavo i lividi sulle braccia. Ma me menasse pe’ davvero questo”. Così andò dal collega dicendogli: ‘Se voi fa’ a botte io sto qua’“.

Inizialmente l’attore americano non comprese, ovviamente. Dopo la traduzione dell’interprete replico in inglese. Mario non comprendeva: “Che stai a dì aoh, chi te capisce, parla romano perché io parlo solo romano“. Quindi “hanno chiamato l’interprete e gli ho detto: ‘Senti se questo vole fa’ a botte pe’ davvero, io sto qua’. E quello dice: ‘Vabbè ok’“. Il tutto si svolgeva “mentre eravamo davanti alla macchina da presa”. Mario si recò dal maestro d’armi Franco Fattà spiegandogli la situazione. Quest’ultimo lo interruppe avvisandolo di sapere già tutto in merito.

Quindi Brega: “Ah, sai tutto. Allora famme mena’ subito a me“. Tuttavia gli fecero notare che andava rispettato il copione: “Me fa ‘Ah Ma’ questo ha vinto il guanto d’oro in America dei medio massimo, non fa per te sa?‘”. E quindi risposta negativa: come da copione Scott avrebbe dovuto dare “quattro cazzotti” e Mario avrebbe replicato con “due” diretti. “Te rendi conto? Che traditore, da un’italiano come me”, riferendosi a Fattà.

Allora “se mettemo davanti alla macchina da presa e me tira quattro cazzotti”. “Glieli paro tutti e quattro, lo finto col destro in panza e je parto col gancio sinistro in bocca e me casca pe’ terra come Gesù Cristo”. “Ah boia, ah cornuto, ah infame, arzate, cornuto, arzate!“.

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Mario Brega vs Gordon Scott: “Mario Brega era un omone enorme con la faccia veramente dura

Mario Brega era un omone enorme con la faccia veramente dura – ha ricordato Carlo Verdone nello speciale di Sky Verdone racconta Leone” – Poi Leone lo aveva vestito e truccato in una maniera atroce. Gonfiava di botte il povero Clint Eastwood. Mi aveva colpito, non conoscevo il nome“. Carlo ha raccontato a più riprese che Marione si palesò a casa di Sergio Leone in presenza di Verdone che si consultava con il maestro alla ricerca disperata di un volto da attribuire al papà di Ruggero nel primo film alla regia, “Un sacco bello“.

Carlo cercava un attore che potesse ricoprirne il ruolo. Quando si palesò Brega carico di frutta e verdura di primissima scelta al seguito, in omaggio al suo amico Leone, Carlo gli propose la parte. “Dico: Ma è lui il padre di Ruggero!”. E Brega: “Ma me voi far fare un ruolo, ah bello vie’ qua bello de Mario“. E lo strinse a sé in una morsa “tremenda“. Quindi gli diceva: “Ah Carlo, io so’ l’unico che ha menato a Gordon Scott“. “Non se arzato, è rimasto lì per terra. Ah Ca’, lo sai che fa adesso Gordon Scott? Fa il benzinaro in America“.

Sul set di “Un sacco bello” era capace di fare improvvisazioni fantastiche. Ad esempio quando la figlia le dice: “Statte zitto te, fascio“. Lui rispose: “Ah zoccole’, io mica so communista così eh, so communista così“. Verdone spiega che la scelta era estemporanea, fuori dal copione: “Era una scena talmente surreale e comica che la lasciai“.

La scena della rissa tra Mario Brega e l’attore americano Gordon Scott era stata fonte di ispirazione per il film Borotalco del 1982, a quasi vent’anni dall’episodio. Per Verdone, Borotalco rappresenta il miglior film e sicuramente il ruolo di Mario Brega è leggendario e le sue battute sono rimaste nella memoria così come nel cuore di molti. La citazione all’episodio avviene proprio in apertura del film quando Sergio, interpretato da Verdone, entra nella salumeria del papà della sua compagna, Augusto, impersonato da Marione.

Nell’occasione Augusto racconta a Sergio un aneddoto relativo a “due de passaggio” incrociati “a Via Veneto“, mentre accompagnava la figlia a comprare un paio di scarpe. Quindi la colluttazione con questi dopo aver sentito “una frase che non m’è piaciuta“. Infine la nota citazione dopo aver steso i “due de passaggio“: “Arzate, cornuto, arzate!“. Dopo aver raccontato l’episodio al prossimo genero, Augusto avvisa: “Senti, te la sposi o non te la sposi mi’ figlia?!“.