Forse non tutti sapevate che il film Febbre da Cavallo uscito nel 1976 inizialmente aveva tutte altre dinamiche con diversi protagonisti. Il film cult della commedia italiana non partì bene. Nulla dava l’idea di quello che poi questa pellicola avrebbe rappresentato nella cinematografia italiana. Già perché al botteghino il film di Steno non ebbe grandi incassi, anzi.

Fu la tv a far “esplodere” Febbre da Cavallo diversi anni dopo. I diversi passaggi televisivi avvenuti negli anni ’90 e da lì a seguire fecero innamorare i telespettatori. Ottenendo la popolarità mancata agli esordi quando anche la critica bocciò la pellicola stroncandola sul nascere. Allo scoccare dei primi anni 2000 il successo che col tempo aveva ottenuto il film aprì le porte al sequel, Febbre da cavallo 2. Noto come “La Mandrakata”.

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La storia tratta di tre amici con la passione per le scommesse in particolar modo per le corse dei cavalli, da lì il nome “Febbre da cavallo”. Nel film storiche ed esilaranti tutte le dinamiche che porteranno i tre a compiere raggiri e inventive di ogni tipo pur di racimolare il denaro necessario per scommettere.

Tutti conosciamo i protagonisti di questo cult della commedia. Probabilmente oggi li riterremmo intoccabili per quei ruoli. Eppure dovete sapere che originariamente non avremmo dovuto vedere i noti volti di Proietti e Montesano nei rispettivi panni di “Mandrake” e “Pomata”.

Infatti per il ruolo di protagonista, quello appartenuto a Gigi Proietti, Steno selezionò in prima battuta Ugo Tognazzi che però non rispecchiava le caratteristiche del personaggio “romanaccio” così virò per Vittorio Gassman che rifiutò. Fu a quel punto che si scelse di virare per la terza opzione, un Gigi Proietti ancora sconosciuto. del quale Steno si innamorò subito. Anche il ruolo del terzo protagonista delle avventure di Mandrake e Pomata non doveva essere Francesco De Rosa, nei panni di Felice Roversi, bensi Alvaro Vitali. Il management dell’attore romano però consigliò a Vitali di non accettare visto che al tempo era in vetrina con “Pierino” e aveva molto successo.

Verdone selezionato nel cast di Febbre da cavallo ma poi gli fu preferito il più noto (all’epoca) Montesano

Se questo vi ha stupiti non sapete che notizia vi aspetta. Infatti in un mondo parallelo probabilmente Carlo Verdone avrebbe recitato in Febbre da Cavallo. Già, il buon Carlo doveva essere Pomata, il personaggio di Enrico Montesano. Verdone all’epoca era ancora poco conosciuto e fu il produttore Infascelli a spingere per Carlo. Steno però gli preferì Montesano che godeva di maggiore notorietà e con il quale aveva alle spalle un rapporto cinematografico grazie a “L’Italia s’è rotta”.

Infine nel ruolo di Gabriella interpretata da Catherine Spaak avremmo potuto vedere Edwige Fenech che dopo un periodo di riflessione rifiutò la parte. Il film originariamente nasceva come denuncia della dipendenza del gioco d’azzardo e aveva una trama drammatica. Il rifiuto di Tognazzi cambiò tutto compresa la scrittura del film variandola nella versione che tutti abbiamo apprezzato.

Il film è disponibile su Amazon Prime Video.