Diretto da Simone Herbert Paragnani e Paolo Geremei, “Adesso vinco io”, il docufilm sulla vita e sulla carriera di Marcello Lippi, sbarca in 200 cinema italiani. L’opera, distribuita da Lucky Red, sarà disponibile per 3 giorni, il 26, il 27 e il 28 febbraio.

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“Adesso vinco io”: tutto Marcello Lippi nel documentario a lui dedicato

5 campionati italiani, 4 supercoppe, i Champions League, un’Intercontinentale, una Supercoppa Uefa, ma soprattutto un Mondiale, quello del 2006, vinto con la nazionale italiana. Marcello Lippi, però, non può essere rappresentato solo dai numeri e “Adesso vinco io”, ha tentato proprio di inquadrare l’uomo, oltre che l’allenatore.

Paragnani e Geremei, infatti, oltre a parlare del Lippi calciatore prima e allenatore poi, si sono soffermati anche sulle vicende personali dell’uomo e del rapporto con la famiglia. Il docufilm narra, dunque, le vicende di Lippi, che da calciatore e bandiera anni ’70 della Sampdoria, avrà una carriera avara di successi. Sarà dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, infatti, che Lippi, da commissario tecnico si toglierà le sue più grandi soddisfazioni.

La vittoria più memorabile, però, il CT la coglierà da allenatore della Nazionale Italiana, nel 2006, portandosi a casa un’insperata coppa del mondo che mancava all’Italia dal lontano 1982. Tuttavia, tra le parti interessanti dell’opera ci sono anche il rapporto con la famiglia, con il figlio Davide, la figlia Simonetta e con l’amico Gianluca Vialli.

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Le parole dei registi

Tra i passaggi più belli del documentario dedicato a Marcello Lippi, “Adesso vinco io”, ci sono certamente i video dei calciatori che hanno condiviso qualche esperienza con il ct di Viareggio. Da Cannavaro a Buffon, Del Piero, Vieri, Zidane, Montero, Totti fino a Vialli, tutti hanno risposto presente alla chiamata per raccontare “l’uomo del mondiale”. A tal proposito, i registi Paragnini e Geremei hanno dichiarato: “Tutti gli uomini di Lippi si sono resi subito disponibili per partecipare al docu-film. Tra loro e l’ex ct c’è un rapporto vero, quasi genitore-figli di cui adesso resta il bello, senza la tensione del campo. Ed è stato emozionante girare e montare le scene del pranzo con gli ex giocatori della Juve di Lippi. È stato proiettato un video inviato da Vialli, già malato, che di fatto salutava il suo ’messia’ per l’ultima volta. Un regalo inaspettato, anche se triste, per l’uomo che l’aveva fatto diventare un calciatore forte”.

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