Quando si parla di Massimo Ranieri si fa soprattutto riferimento alla sua straordinaria carriera di cantante e grande interprete di teatro: oggi ripercorriamo la sua carriera, partendo sin dalla difficile infanzia. In realtà questo eccezionale artista napoletano ha regalato al proprio pubblico diverse performance cinematografiche anche per quanto riguarda il genere commedia. Un vero mattatore in grado di regalare importanti esibizioni ai tanti fan che lo seguono con affetto.
Massimo Ranieri, le esperienze nel cinema commedia
Massimo Ranieri o per meglio dire Giovanni Calone, è un artista italiano nato a Napoli il 3 maggio del 1951 in una famiglia molto numerosa composta da ben otto figli. Cresce e si forma anche dal punto di vista artistico in una delle zone più popolari di Napoli come il Pallonetto di Santa Lucia che si trovava nel quartiere San Ferdinando. Fin da bambino impressionava la sua estensione vocale e la capacità di emozionare tant’è che inizia già nel 1964 a esibirsi in alcuni bar e locali napoletani fino a che non venne notato da Gianni Aterrano.
L’incontro con il discografico cambiò letteralmente la vita di Massimo Ranieri e della sua famiglia. Come del resto lui ha sempre raccontato parlando dell’opportunità di incidere il suo primo disco e soprattutto di ricevere un anticipo di ben 300mila lire. Cifra che nella sua famiglia non si era mai vista. Da quel momento nasce una stella del panorama italiano che peraltro si farà apprezzare anche sul grande schermo come importante attore.
Il grande schermo
La sua carriera al cinema avrà inizio molto presto e in particolare già nel 1968 collabora con il regista Camillo Mastrocinque per il film musicarello La più bella coppia del mondo nel quale c’erano tra gli altri Walter Chiari, Aldo Giuffrè, Gianni Agus, Paola Quattrini e il giovanissimo Massimo Ranieri che interpretava se stesso insieme ad altri artisti emergenti come Adriano Celentano, Dino, Patty Pravo e i Nomadi. Nel 1970 entra a far parte del cast del film drammatico Metello diretto da Mauro Bolognini e tratto dall’omonimo romanzo scritto da Vasco Pratolini.
Ranieri veste i panni del principale protagonista ma siccome la sua cadenza napoletana, che all’epoca era più marcata, non andava bene per il suo personaggio si decise di farlo doppiare da Rodolfo Baldini per sfruttarne il suo essere fiorentino. Era una pellicola importante che permise a Massimo Ranieri di ottenere il David di Donatello e il Globo d’oro. Da sottolineare che questo film fu anche candidato alla Palma d’oro e che per Ottavia Piccolo valse il premio di Migliore interpretazione femminile.
La prima commedia
Nello stesso anno arrivò anche la sua prima esperienza nel genere commedia. Il film in questione è Cerca di capirmi per la regia di Mariano Laurenti. Qui Ranieri veste i panni del principale protagonista Franco al fianco di Beba Loncar, Didi Perego e Philippe Hersent. Sembrava destinato ad una carriera esclusiva di attore di genere drammatico ma negli anni avrà modo di recitare in alcune commedie particolarmente divertenti come La patata bollente.
La pellicola venne diretta nel 1979 da Steno con Massimo Ranieri che recita al fianco di Renato Pozzetto, Edwige Fenech e Mario Scarpetta. Nel 1981 viene scelto dal regista spagnolo Luis Gomez Valdivieso per recitare nella commedia sentimentale Habibi, amor mio. Massimo Ranieri fa poi parte del cast di Volare!, film di Vittorio De Sisti nel cui cast spiccano Marina Suma e Tony Sperandeo. Nel 2000 recita nella commedia Fondali notturni di Nino Russo con Ida Di Benedetto e Sergio Solli.
Nel 2020 Massimo Ranieri ha collaborato con il trio Aldo, Giovanni e Giacomo nel film Odio l’estate per la regia di Massimo Venier. Dunque, Massimo Ranieri è certamente un grande attore drammatico con diverse incursioni nel genere commedia che dimostrano ancora una volta il suo essere artista versatile e completo.