Rambo compie 42 anni. Il film di Ted Kotcheff, uscito nel 1982, il 22 ottobre negli Stati Uniti e il 18 dicembre in Italia, è l’adattamento cinematografico di “First Blood“, romanzo del 1972 di David Morrell. Questo primo capitolo della saga è stato distribuito negli USA con il nome “First Blood” e nel resto del mondo come “Rambo: First Blood“. Tuttavia in alcuni paesi la pellicola è stata distribuita semplicemente con il nome “Rambo“, come accaduto in Italia.

Il film viene inizialmente presentato come crudo, violento e sanguinario sebbene a differenza del romanzo avvenga un solo omicidio, per giunta indirettamente provocato dal protagonista. La storia del romanzo tratta i fatti dell’epoca socio-politico-culturale dei complicatissimi anni Settanta statunitensi, nel mezzo delle battute finali della drammatica Guerra del Vietnam.

Il film è uno spaccato dei disagi della società americana post-Vietnam

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Una ferita mai rimarginata per gli States dopo quella vera prima sconfitta dalle terribili conseguenze: come le ripercussioni sulla politica e sulla società americana. I media criticavano le amministrazioni e contemporaneamente aumentavano i mancati ritorni in patri da parte di soldati perlopiù giovanissimi.

Prima del cinema, fu David Morrell ad aprirsi sull’argomento con il romanzo del 1972. L’attore Tomas Milian fu il primo a intuire il potenziale della storia per un contesto cinematografico. Lo apprese mentre era in volo da Miami, colpito e affascinato dalla lettura del romanzo.

Così, di ritorno in Italia, propose un film alle produzioni del Belpaese che però dovettero rinunciare all’idea per via di problematiche economiche e logistiche. Non sarebbe infatti stato facile ricostruire un’ambientazione di una cittadina del Nord America in Italia. Senza contare il tipo di spesa verso cui le stesse produzioni avrebbero dovuto far fronte.

Milian ottenne però il consenso di far chiamare “Rambo” il protagonista del film “Il giustiziere sfida la città” di Umberto Lenzi. Più avanti, oltreoceano, venne dato l’ok per realizzare la pellicola ispirata al romanzo uscito dieci anni prima. Tomas era stato lungimirante.

Rambo – First Blood: trama e cast

John Rambo è un veterano della Guerra del Vietnam appartenuto all’unità d’élite United States Army Special Forces. Quando scopre l’amaro destino di un suo commilitone realizza di essere l’ultimo membro vivente del gruppo. Malinconico e deluso, vaga per la città.

Rambo e lo sceriffo Teasle

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L’arrogante sceriffo Will Teasle interpreta l’aspetto di Rambo come la prova che sia un vagabondo e lo fa arrestare. Alla stazione di polizia Rambo viene abusato e gli episodi di violenza diventano presto brutali flashback delle torture subite in Vietnam. Rambo da questo momento mette a ferro e fuoco la piccola cittadina dello stato di Washington. Parte così una corposa caccia all’uomo. La reazione di Rambo sarà altrettanto severa tanto quanto il male patito.

Oltre a Sylvester Stallone nei panni di Rambo troviamo nel cast anche Richard Crenna che interpreta il Colonnello Samuel Trautman; il compianto Brian Dennehy è il cattivo sceriffo William Teasle; Bill McKinney interpreta Dave Kern; Jack Starrett è Arthur Galt; Michael Talbott è l’agente Balford; Chris Mulkey è l’agente Ward.

Ed ancora nel cast troviamo John McLiam nei panni di Orval Kellerman; Alf Humphreys è l’agente Lester; David Carus interpreta Mitch Rogers; David L. Crowley è l’agente Shingleton; Don MacKay è l’agente Preston.

I quattro (più uno) finali pensati per il film

Sul set sono stati girati due finali e ne furono pensati ben quattro. Oltre a quello della pellicola che ben conosciamo e che alla fine si è rivelato quello più indovinato, dato il successo della saga, abbiamo un finale in cui il Colonnello Trautman spara e uccide Rambo, così come avviene nel romanzo di Morrell; un altro in cui Rambo, uscendo dalla stazione di polizia, spara ai poliziotti che, rispondendo al fuoco, lo uccidono; infine un altro in cui Rambo si uccide con la pistola impugnata da Trautman.

Quest’ultimo è il secondo finale girato (e quindi scartato) oltre a quello che vediamo nel film. Questo finale è stato scartato da Stallone dopo aver sperimentato in prima persona la reazione del pubblico durante una proiezione di prova. Sylvester comprese che alla termine del film lo spettatore è troppo affezionato al personaggio che non merita di finire in maniera così deprimente.

In più c’è un’altra sequenza finale girata, ma scartata, nel montaggio finale. Nella circostanza Rambo è nella grotta, fuggito dagli attacchi dello sceriffo William Teasle, e ha un flashback in cui si ritrova al bar con i compagni in Vietnam. Nel contesto Rambo porta sul retro una delle ragazze presenti nel locale e i due fanno l’amore. Quando la scena torna al presente, Rambo piange.

Anche Terence Hill, Al Pacino e Robert De Niro tra i candidati per interpretare il ruolo del protagonista

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Per il ruolo di Rambo alla fine è stato premiato Sylvester Stallone, reduce dal successo della saga di Rocky. Ma prima di Sly erano in lizza tantissimi nomi per la parte. Fu opzionato anche Al Pacino che però chiese una versione più folle di Rambo. La produzione però bocciò l’idea, infatti Stallone poi costruì addirittura un personaggio meno folle dell’originale del romanzo a cui si ispira la storia, tracciando una linea di violenza e brutalità diametralmente opposta al collega.

Tra gli altri attori in lizza per la parte anche Clint Eastwood, che dovette rinunciare a malincuore per via dell’età, Paul Newman e Robert De Niro. Ed ancora: Nick Nolte e Michael Douglas. Anche Terence Hill è stato un papabile candidato per interpretare il ruolo del protagonista, tuttavia decise di rinunciare per via della “troppa violenza” del personaggio di Rambo. Stesso motivo per il quale rifiutò anche Dustin Hoffman.

Anche Steve McQueen sembrava interessato a interpretare la parte ma dovette rinunciare per problemi di età, come Eastwood. Mentre per il ruolo del temibile sceriffo Teasle in un primo momento la produzione pensò a Robert Duvall o Gene Hackman che però rifiutarono. Infine il Colonnello Trautman poteva essere di Lee Marvin che però rifiutò la parte.

Venne considerato anche Kirk Douglas nei panni del Colonnello, però abbandonò il film per divergenze sul finale: non accettava l’idea della produzione di variare la conclusione della storia così come avviene nel libro (nella circostanza il Colonnello uccide Rambo nel finale). Per il ruolo del Colonnello Trautman venne in seguito ingaggiato Rock Hudson che però dovette rinunciare a causa di un delicato intervento chirurgico al cuore.

Richard Crenna preso a due giorni dall’inizio delle riprese

La locandina statunitense del film

Richard Crenna fu poi rapidamente assunto in tempi record per interpretare la parte. Fu l’ultima opzione. L’attore accettò il ruolo a soli due giorni dall’inizio delle riprese, motivo per il quale sul set aveva costantemente bisogno di farsi suggerire le battute che lo riguardavano in prima persona.

La produzione diede piena fiducia a Sylvester Stallone dopo l’enorme successo di Rocky: Sly poteva modificare la sceneggiatura

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Come abbiamo visto il ruolo di Rambo è stato pensato anche per altri volti al di fuori di quello di Sylvester Stallone. Alla fine però Sly ce l’ha fatta e oltretutto ha avuto carta bianca sulla possibilità di modificare la sceneggiatura, scritta in collaborazione con gli sceneggiatori Michael Kozoll e William Sackheim.

La locandina italiana del film

Effettivamente Stallone ha cambiato il Rambo del romanzo di Morrell in un personaggio meno violento e con tratti caratteristici simili al fortunatissimo personaggio di “Rocky Balboa“, l’altra saga dell’attore, di enorme successo. Se nel libro Rambo uccide molti inseguitori, nel film al contrario uccide solo un agente ed oltretutto in maniera indiretta.

Dovete sapere però che Stallone apprezzava talmente poco il primo montaggio del film che tentò addirittura di comprarlo per distruggerlo. Resosi conto di non poter realizzare questo desiderio, suggerì ai produttori di tagliare molte scene che lo coinvolgevano per lasciare che i restanti personaggi raccontassero la storia.

Dopo questo intervento sulla sceneggiatura la durata del film si dimezzava rispetto alle tre ore previste nel primo montaggio. Oggi Stallone afferma che non modificherebbe in nessun modo il film, tuttavia al tempo ci vollero ben 26 revisioni prima di giungere alla sceneggiatura definitiva.

Rambo: Hope e le altre location

La cittadina di Hope, nel film situata nello Stato di Washington, nella realtà è nella Columbia Britannica, in Canada

Le scene ambientate nella fittizia città di Hope, nello Stato di Washington, sono state state tutte girate nella vera Hope, nella Columbia Britannica, in Canada. Le altre location del film riguardano il parco provinciale di Golden Ears e il lago di Pitt Meadows.

Gli infortuni sul set

  • Stallone si è fatto male più volte durante le riprese del film. Tra le scene più dolorose quella in cui salta dalla rupe e si ferisce con i rami degli alberi, stunt che eseguì in prima persona e che gli causò la rottura di una costola. Quantomeno non doveva fingere poi così tanto le urla di dolore, come ha ironizzato nella traccia audio del commento del DVD di Rambo.
  • Durante le riprese della scena in cui Rambo cerca di sfuggire ai tizi della Guardia Nazionale che gli sparano contro, Stallone sul set poggiò la mano su un tronco d’albero. Lo fece però nel punto in cui venne piazzata una piccola carica esplosiva che avrebbe dovuto simulare l’effetto dei proiettili. L’attore rimediò una mano ustionata ma senza lesioni alle dita e alle loro funzionalità.
  • La scena in cui Rambo fugge sulla moto rubata, con lo sceriffo Teasle all’inseguimento, fu molto più complicata da come appare nel montaggio finale del film. Lo stuntman alla guida dell’auto dello sceriffo, lanciato a ben 70 miglia orarie, fece un volo ben più alto di quello che si vede nella pellicola e rimase infortunato a causa della frattura delle vertebre a livello lombare. La scena venne rigirata con un nuovo stuntman e con un grado di pericolosità nettamente ridotto.

Gli incassi

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Il film ha avuto un ottimo successo con 47 milioni di dollari di incassi negli Stati Uniti e 125 milioni di dollari in tutto il mondo. A questi vanno aggiungi i 23 milioni incassati dal videonoleggio nel solo Nord America. Nella stagione cinematografica però fu solo tredicesimo. Tra gli altri, al botteghino, venne battuto da “E.T. l’extra-terrestre” che incassò la bellezza di 350 milioni di dollari in tutto il mondo; da “Tootsie“; da “Porky’s – Questi pazzi pazzi porcellini“; e da Rocky III, l’altro film interpretato da Sylvester Stallone.

Tuttavia parliamo di un incasso super a fronte dei 17 milioni spesi, sebbene in origine avrebbero dovuto essere 11, tanti quanti ne stanziò la produzione. Secondo alcune fonti la cifra finale spesa si aggirava in realtà tra i 14 e i 17 milioni. Nonostante il corposo aumento dell’investimento, alla fine al botteghino i guadagni fecero sorridere la produzione.

Rambo e Audie Murphy: è una storia vera?

Nonostante il forte lavoro di umanizzazione del personaggio da parte di Sylvester Stallone, il film non tratta eventi accaduti realmente. Il personaggio è totalmente romanzato. La storia è stata adattata al romanzo uscito dieci anni prima “First Blood” di David Morrell. Tuttavia Morrell si è ispirato ad un vero eroe di guerra nel scrivere il libro: Audie Murphy.

Audie Murphy, l’eroe americano sul quale si ispira la storia di Rambo

Stando a quanto narra la leggenda, l’eroe americano arrestò l’avanzata tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale. Una volta circondato dai nazisti in Alsazia, presso Holtzwihr, Audie si arrampicò su un carro armato in fiamme e sparò all’impazzata con una mitragliatrice per respingere l’assalto dei nemici.

Una volta terminate le munizioni, gravemente ferito, saltò giù dal carro armato e si lanciò con i suoi uomini al contrattacco respingendo l’avanzata di ben sei carri armati e 250 soldati tedeschi. In seguito Murphy, di ritorno in patria, soffrì di disturbo post-traumatico da stress e si ostinava a dormire con una pistola carica sotto il cuscino.

Più avanti si dedicò al cinema, debuttando sul grande schermo nel 1948. In tutto girò ben 44 film spalmati in 21 anni di carriera da attore, prevalentemente di genere western. Oltretutto incise alcuni brani di musica country. Audie Murphy morì in un incidente aereo a 45 anni.

Rambo 6

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Dopo i primi cinque film della saga c’è attesa e fermento per i fans in merito a un nuovo capitolo. Sylvester Stallone due anni fa mise la pulce nell’orecchio degli appassionati parlando di un nuovo capitolo. Tuttavia un anno fa è tornato sul tema dicendo che farebbe solo un prequel in merito e che questo uscirebbe solo in streaming in una delle varie piattaforme.

John Rambo

La saga di Rambo era terminata dopo i primi tre capitoli, almeno nella testa di Stallone che nel 1990 decise di non dare seguito alla storia. Infatti il quarto capitolo di Rambo, appunto “John Rambo“, è uscito nelle sale solo 20 anni dopo, nel 2008. Stallone veniva da un calo di popolarità, infatti in questo intervallo di tempo (da inizio anni Novanta alla seconda metà degli anni Duemila) interruppe anche la saga di Rocky dopo il fallimentare quinto capitolo.

Stallone nel 2006 uscì con un sesto capitolo di Rocky che riscosse grande successo, “Rocky Balboa“. In seguito, due anni dopo, è tornato in un’altra versione di sé apprezzatissima dai fans: appunto quella di John Rambo. Il risultato è stato positivo in cui a fronte di 50 milioni di dollari di spesa per la realizzazione del film, l’incasso al botteghino è stato superiore ai 113 milioni di dollari in tutto il mondo.

Tuttavia è il film della saga che ha incassato di meno a parte il più recente “Rambo: Last Blood” del 2019 che ha portato a casa “solo91 milioni di dollari.

Rambo: il 1° film su YouTube a pagamento e dove altro vederlo sulle varie piattaforme streaming

Il primo film di Rambo si può acquistare o noleggiare direttamente su YouTube in lingua originale e con sottotitoli in italiano. La pellicola è disponibile anche su Rakuten TV per la versione SD; su CHILI per la versione SD, HD e HD+ e su Apple Itunes per la versione HD.

Altre curiosità: la tela con la quale Rambo improvvisa una veste è stata trovata sul posto e non era prevista

  • Sylvester Stallone, per interpretare John Rambo, ha guadagnato 3,5 milioni di dollari nel primo film del 1982. Il budget iniziale di spesa era di 11 milioni e di quella cifra i produttori non erano intenti a sborsare più di 2 milioni per l’attore. Gli 1,5 milioni di dollari di differenza vennero accordati a Sly sulla vendita dei diritti televisivi.
  • Le locandine e i manifesti italiani del film sono dell’illustratore Renato Casaro. Sul mercato americano sono stati realizzati da Drew Struzan.
  • Il film veniva pubblicizzato nelle sale con questo slogan: “Questa volta combatte per la sua vita“.
  • La critica ha promosso all’unanimità il film e l’interpretazione di Stallone. La rivista britannica Empire ha collocato “Rambo” al 253° posto nella classifica dei 500 migliori film della storia del cinema mondiale.
  • Per la parte Sylvester Stallone ha vinto un Jupiter Award come miglior attore internazionale.
  • Il film è il primo della saga di Rambo. Tre anni dopo è uscito “Rambo 2 – La vendetta“, in USA “Rambo: First Blood Part II“, per la regia di Pan Cosmatos; nel 1988 è uscito “Rambo III” di Peter MacDonald; come abbiamo visto c’è poi stato un intervallo di venti anni prima di tornare con “John Rambo” per la regia dello stesso Stallone; infine è uscito “Rambo: Last Blood” nel 2019 per la regia di Adrian Grunberg.
  • La tela che Rambo trova nei boschi e che utilizza come veste improvvisata fu trovata per caso dalla troupe. Stallone sul set scherzava sul fatto che quella tela avrebbe rappresentato “un tesoro” per la crew. Dopo le riprese Sly ha portato con sé la tela che conserva in casa ancora oggi.
Stallone (Rambo) e Richard Crenna (Colonnello Trautman) sul set

Il nome del protagonista grazie agli alberi di mele

  • Il nome “Rambo” deriva dagli alberi di Mela Rambo. La moglie di David Morrell, l’autore del romanzo “First Blood“, un giorno ispirò suo marito che stava cercando un nome per il protagonista del suo libro. La donna tornò a casa con alcune di quelle mele e tutto ebbe inizio.
  • Il nome “John” è stata un’idea di Sylvester Stallone. Nel libro di David Morrell il personaggio di Rambo non viene infatti mai identificato per nome.
  • A differenza del romanzo, nel film non viene fatta menzione del fatto che lo sceriffo Teasle è stato anch’egli un veterano di guerra. Tuttavia parliamo della guerra in Corea, dimenticata dalla maggior parte delle persone a differenza di quella vietnamita, ben più mediatica. Nel romanzo è il vero motivo del suo profondo e innato odio verso Rambo. Tuttavia nel film si scorgono tre medaglie al valore ottenute in guerra nell’ufficio dello sceriffo.
  • Il coltello con bussola di Rambo è stato progettato da Jimmy Lile, costruttore di coltelli dell’Arkansas. Stallone contattò direttamente l’uomo che realizzò sei esemplari per la produzione del primo film. I coltelli con bussola avevano la facoltà di essere multifunzione e quindi di essere affidabili in situazioni di sopravvivenza estrema come in caso di autodifesa o per procacciare cibo con la pesca o per tagliare frutta e legna.

Un camion con 50 armi da fuoco venne rubato alla produzione durante le riprese

  • Durante le riprese di Rambo è stato rubato un camion compreso il suo contenuto, ovvero cinquanta armi da fuoco importante in Canada dov’era il set del film.
  • Quando a inizio film Rambo cerca Berry, suo vecchio commilitone ai temi della Guerra in Vietnam, mostra alla donna una foto e fa un paio di nomi. Nel commento al DVD Stallone ha rivelato che i nomi dei compagni di squadra a cui Rambo fa riferimento sono in realtà i nomi del costumista Tom Bronson e del truccatore Michael Westmore.
  • Le comparse dei cittadini nel film appartengono ai veri abitanti di Hope, in Canada, oltretutto ben felici di apparire nella pellicola visto che le riprese di Rambo si svolsero in un periodo in cui molti di loro persero il lavoro.
  • La cittadina di Hope nello Stato di Washington è la stessa fittizia ambientazione ripescata nel film “Recoil – A colpo sicuro” del 2011 di Terry Miles.
  • La storia che nel finale Rambo racconta al Colonnello Trautman, in cui ha un crollo emotivo, relativa a un suo commilitone esploso in mille pezzi durante la Guerra del Vietnam, è una storia accaduta realmente. Fu proprio un vero veterano della Guerra del Vietnam a raccontare la vicenda allo stesso Stallone.
  • C’è un errore di doppiaggio nell’incontro al bar tra il Colonnello Trautman e lo sceriffo William Teasle. Quest’ultimo ordina “del tacchino“, tuttavia in realtà si tratta di un “Wild Turkey“, il whisky e non il tacchino (“tacchino” è traduzione letterale di “turkey“).

Stallone, preso dalla foga della sequenza, ruppe il naso a Alf Humphreys (agente Lester)

Alf Humphreys, l’agente Lester
  • Sapete perché l’attore Alf Humphreys, nei panni dell’agente Lester, indossa una benda sul naso per tutto il film? Perché Sylvester Stallone lo colpì con una gomitata in pieno volto durante la sequenza della fuga dalla prigione. L’impatto provocò la rottura del naso del povero Humphreys.
  • John Rambo nella storia è nato il 6 luglio del 1947, un anno dopo esatto rispetto alla data di nascita di Sylvester Stallone (stesso giorno e mese del 1946).
  • Il cappottamento dell’auto dello sceriffo Teasle che insegue Rambo non era prevista, ma venne lasciata dal regista. Come abbiamo visto alla prima ripresa di quella scena il primo stuntman subì un serio infortunio alle vertebre lombari.
  • Per Stallone Rambo è “un mostro di Frankenstein“, creato dal Colonnello Trautman come una macchina da guerra prima plasmata e poi rinnegata dall’America che lo ha abbandonato e lasciato senza un posto preciso nella società. In un certo senso Stallone, nel commento al DVD del film, ha detto che è per questo che il Colonnello prova rimorso nei confronti di Rambo sebbene lo abbia reso lui ciò che è diventato. Nel libro oltretutto David Morrell ha deciso di chiamare il Colonnello “Samuel ‘Sam’ Trautman” per simboleggiare lo Zio Sam.
  • In Birmania venne proibita la visione del film nel proprio Paese. Tuttavia la pellicola venne diffusa in modo illegale da associazioni giovanili per la libertà.

Stasera in tv

Il film verrà trasmesso questa sera a partire dalle ore 21.20 su Italia1. Buona visione!

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