Secondo la perizia veterinaria, i canini dell’animale che ha ucciso il 26ennr Andrea Papi “non sarebbero compatibili con quelli dell’orsa JJ4”. La famiglia del runner: “Sorpresi dal comunicato”
“L’orsa JJ4 sarebbe innocente“: è arrivata la tanto attesa perizia veterinaria secondo cui i segni lasciati dai canini dell’orso che ha ucciso il 26enne Andrea Papi “non sarebbero compatibili con quelli di JJ4“.
Infatti, si legge nel comunicato emanato dai medici Cristina Marchetti e Roberto Scarcella, “le femmine di orso presentano misure inferiori rispetto ai maschi sia come massa corporea sia come misure dentali“.
Dunque, secondo la LEAL, Lega Antivivisezione che chiede la liberazione immediata dell’orsa, le impronte dei denti ritrovate sul corpo del giovane runner 26enne ucciso lo scorso 5 aprile nei boschi di Caldes, in Val di Sole apparterrebbero a un orso maschio e non femmina.
Inoltre, la Leal ha chiesto le immediate dimissioni del Presidente della Regione Trentino Maurizio Fugatti, che ha dichiarato che abbatterebbe l’animale oggi stesso, se la decisione dipendesse da lui.
“Dalla relazione tratta dalla perizia veterinaria forense che perviene dal rappresentante legale di LEAL, Aurora Loprete, si apprende che non è stata l’orsa JJ4 ad aggredire Andrea Papi.
La dentatura di un animale, per la medicina veterinaria forense, ha lo stesso valore delle impronte digitali umane e quindi la scienza in questa perizia smentisce le menzogne raccontate da Fugatti”.
Conclude il comunicato della Lega Antivivisezione.
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La famiglia di Andrea Papi: “Le ricostruzioni non trovano riscontri oggettivi”
Dunque, secondo la perizia veterinaria, l’orsa JJ4 sarebbe innocente, dato che le impronte dei canini sul cadavere del 26enne apparterebbero a un esemplare maschio.
La famiglia di Andrea Papi si dice sorpresa dal comunicato pubblicato dalla LEAL e “intende prendere le distanze da ricostruzioni che allo stato attuale, secondo gli atti ufficiali, non trovano oggettivi riscontri”. Questo è quanto si apprende dal comunicato diffuso dai legali Maura Cravotto e Marcello Paiar.
“La famiglia Papi legge con stupore il comunicato della LEAL che afferma come i propri consulenti abbiano determinato, mettendo con ciò in dubbio gli esiti comunicati dalla procura della Repubblica, come l’aggressione ad Andrea non sarebbe avvenuta da parte dell’orsa JJ4 ma da parte di un orso maschio adulto” – conclude la nota.
In ogni caso, i genitori di Andrea Papi si sono detti contrari all’abbattimento dell’orsa ritenuta fino ad oggi responsabile dell’uccisione del figlio, che, come i suoi tre fratelli, era ritenuto un “esemplare problematico“.
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Intanto, il destino di JJ4 si deciderà il prossimo 25 maggio, quando il Tar di Trento dovrà stabilire se abbattere, tenere rinchiusa o liberare l’esemplare che (non) ha ucciso il giovane runner.
Infatti, giudici dovranno decidere se ripristinare le ordinanze di abbattimento disposte dal governatore Maurizio Fugatti, per il momento sospese, o prevedere un trasferimento, come indicano il Ministero, l’Ispra e le tante associazioni animaliste, in un rifugio all’estero, o liberare l’animale, come suggerisce la LEAL.