Un addio al celibato un po’ troppo focoso per Hasbulla, il nano più noto su TikTok: il 20enne è stato arrestato insieme ai suoi amici per aver creato disagi e anche un tamponamento all’incrocio stradale, trafficato
Finisce in manette Hasbulla Magomedov, conosciuto come “il nano più famoso di TikTok”: ma perché è stato arrestato il simpatico 20enne? Spesso viene confuso per un bambino visti i lineamenti del viso molto infantili, ma Hasbulla ha 20 anni. La scorsa settimana, insieme ai suoi “compari”, ha girato un video nel Daghestan, repubblica della Federazione Russa, mentre era a bordo di un’auto.
Da quanto si apprende dalle fonti straniere che hanno diffuso la notizia, Hasbulla avrebbe violato il codice della strada con la complicità dei suoi amici. La loro auto ha generato disagi notevoli al traffico stradale per girare uno dei soliti video virali sulla piattaforma di TikTok, da condividere anche su tutti gli altri social che riguardano la star affetta da nanismo ipofisario.
I motivi dell’arresto
Il responsabile, dunque, non è solo il ragazzo, finito in manette insieme a tutti i suoi amici. I ragazzi hanno guidato cinque auto complessivamente, con le quali acceleravano e rallentavano improvvisamente e bruscamente. Ad un certo punto, due delle auto in questione hanno provato un numero da veri e propri stuntman all’incrocio cittadino, trafficato. La ragazzata ha provocato un tamponamento tra due auto, fortunatamente senza feriti. Identificati e trasportati alla centrale di polizia, i ragazzi sono stati arrestati.
Oggi sono tutti liberi e hanno approfittato della loro esposizione mediatica per diffondere un messaggio di scuse generali: “Abbiamo esagerato. Non lo faremo più ragazzi. Ci dispiace veramente”. Sembrano parole di presa coscienza, come se i giovani si fossero risvegliati da un incubo nel quale erano precipitati inconsciamente. Spingere sempre di più per ottenere visibilità, è un male serio e un tema che andrebbe affrontato a livello psicologico, per frenare e sensibilizzare sulla sbadata e irrefrenabile euforia da social network.
“Stavamo scherzando”
“Stavamo giocando e scherzando, ma voglio comunque rispondere. Comunque non ero io che guidavo”, si giustifica in minima parte Hasbulla, finito in manette. Nel video si vede che afferra il volante per qualche istante. I ragazzi erano insieme per festeggiare l’addio al celibato di uno di loro, come spiegato anche dal Ministero degli affari interni del Daghestan: “Il modo in cui nel Daghestan si festeggiano gli addii al celibato sono famosi anche oltre la Repubblica”. Dunque, non è stata una bravata estemporanea, ma una tradizione, comunque mal vista, e portata al limite estremo della pericolosità, sicuramente depennata dalla cultura locale secondo il Ministero: “In assenza di altre forme di intrattenimento, questa opzione primitiva rimane estremamente popolare. Bloccano le strade, sgommano, sbattono le auto una contro l’altra. Tutte cose che non hanno nulla a che fare con le celebrazioni nuziali”.