La veggente Gisella Cardia racconta come la Madonna di Trevignano abbia sfamato 15 persone tra sacerdoti e bambini, attraverso la moltiplicazione di gnocchi e coniglio
La veggente Gisella Cardia torna a far parlare di sé: dopo le presunte apparizioni della Madonna di Trevignano e la successiva fuga dovuta al clamore mediatico, la “santona” ha raccontato che è riuscita a sfamare 15 ospiti moltiplicando gli gnocchi e il coniglio.
Altro che Gesù e la moltiplicazione dei pani e dei pesci: il nuovo miracolo è la moltiplicazione degli gnocchi e del coniglio.
Gisella, nell’intervista rilasciata ad Alberto Caccialanza, pubblicata sul suo canale Youtube, ha raccontato di come sia riuscita a sfamare quindici ospiti a casa sua con solo pochi avanzi.
Un estratto dell’intervista è andato in onda alla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ su Rai 3 nella puntata di ieri sera, mercoledì 12 aprile.
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Gisella Cardia: “I bambini continuavano a dire che avevano fame: non so come sia stato possibile”
Gisella afferma di vedere la Madonna di Trevignano il 3 di ogni mese: la Vergine le donerebbe messaggi di fede e di speranza. Addirittura, una statuetta acquistata a Medjugorje avrebbe pianto lacrime e sangue, mentre la Vergine di Trevignano lacrime compatibili a sangue di maiale.
Migliaia di fedeli si radunano sul Lago di Bracciano, in attesa di eventi miracolosi.
La donna siciliana ha poi raccontato la vicenda della moltiplicazione degli gnocchi e del coniglio.
Gisella era a pranzo con quindici persone tra le quali sacerdoti e bambini.
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“C’erano tanti bambini che continuavano a dire alle loro mamme abbiamo fame, abbiamo fame! Una mia amica mi ha detto, dai proviamo a fargli qualcosa da mangiare, un aperitivo o una piccola cena. Però non c’era niente, perché non avevamo in programma una cena per quindici persone”.
Così, lei e la sua amica si sono date da fare. Improvvisamente, il miracolo:
“Ricordo che erano rimasti degli avanzi del pranzo, ossia un piattino di gnocchi e un po’ di coniglio. Ho detto alla mia amica non ti preoccupare, io intanto porto questo. Lei mi ha guardata stupita, come per dire che stai dicendo, che ci facciamo con quel poco cibo, non riusciremo a sfamarci nessuno. Le ho risposto che qualcosa ci saremmo inventate. Così abbiamo preso gli gnocchi e il coniglio, che erano veramente due pezzettini, nel frattempo che li abbiamo riscaldati e preso qualcosa che era in freezer, abbiamo apparecchiato il tavolo. Poi non so com’è stato possibile, mentre il cibo si riscaldava riempivamo i piatti: tutti hanno mangiato gli gnocchi e il coniglio“.