Il parroco contro la festa di Halloween: è successo in Lombardia. Le pagine del bollettino parrocchiale dello scorso 23 ottobre nella chiesa di Soresina, in provincia di Cremona, ha fatto talmente discutere da diventare virale. “Genitori, quest’anno nelle feste dei Santi e dei Defunti, portate i vostri bambini al cimitero”. Niente Halloween, “una carnevalata innocua” con “ragazzi e adolescenti mascherati da vampiri, zombi, streghe e fantasmi”, sbeffeggiando “uno dei misteri più sacri, drammatici e delicati dell’uomo”. Lo dice don Luigi Piccinelli.

Don Luigi Piccinelli, il parroco contro la festa di Halloween: l’invito del prete alle mamme dei bambini, storia, nascita della tradizione, il significato in Italia, negli Stati Uniti e nel mondo, le date

Nel lungo bollettino diffuso nella parrocchia lombarda dal prete la scorsa domenica, 23 ottobre, don Luigi dice: “Nei 12 anni del mio ministero a Soresina non ho mai visto bambini e bambini partecipare alle funzioni celebrate al cimitero nelle ricorrenze di Ognissanti e dei fedeli defunti. A dire il vero è rarissimo incontrarne perfino ai funerali di nonni e bisnonni”.

A livello sociale la morte “viene cancellata ed esorcizzata”, poi però “la si ridicolizza trasformandola in una ‘carnevalata’ innocua”. Quindi i vari travestimenti da “vampiri, zombi, streghe e fantasmi”. Ovvero un modo di “concedersi la libertà di sbeffeggiare uno dei misteri più sacri, drammatici e delicati dell’uomo”.

Poi chiosa sul 31 ottobre, “il capodanno del satanismo”, come lo ha definito. “Si organizzano festicciole nelle palestre, nelle discoteche, nei ristoranti e nelle pizzerie, nelle case private – conclude il bollettino parrocchiale riportato da “Cremona Oggi” – mettendo scherzosamente in preventivo perfino eventi paranormali. Ormai tutti sanno che il 31 ottobre è il capodanno del satanismo”.

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Parroco contro la festa di Halloween: la storia di questa festività

La storia di Halloween in Italia è piuttosto recente e influenzata da film e cultura di massa in generale. La festa non ha origine negli Stati Uniti, com’è d’uso pensare, ma proprio in Europa, e più precisamente in Scozia. Sembrerebbe che la tradizione sia cominciata dal 1795, nata con il termine “All Hallows’ Eve”, ovvero “vigilia di Ognissanti”. Tuttavia secondo molti studiosi le sue origini sono ancora più remote e addirittura apparterrebbe ad una tradizione celtica piuttosto che cristiana.

Secondo l’idea in questione, la festa di Halloween prenderebbe origine dall’antica festa di Samhain. Si tratta di una specie di capodanno celtico che divideva la fase estiva da quella invernale. La festa durava una settimana e si credeva che in quel lasso di tempo vi fosse la possibilità di un incontro tra il mondo terreno e quello dell’aldilà. Dopo la conquista romana in terra celtica, furono abolite tutte le feste pagane, considerate opera demoniaca. Poi, quando fu istituita in maniera ufficiale la festa di tutti i santi, i popoli che proseguivano nel celebrare la festa di Samhain spostarono la ricorrenza al 31 ottobre. La diffusione a macchia d’olio negli Stati Uniti fu dovuta alla massiccia migrazione di irlandesi verso gli USA.

Le origini delle tradizioni

Parroco contro la festa di Halloween: le tradizioni. In Italia, come negli Stati Uniti, la tradizione vede serate in maschera e veri e propri travestimenti. E, nei casi dei bambini, di girare casa per casa proponendo il cosiddetto “dolcetto o scherzetto”. Vale a dire che i bambini chiedono dolci (caramelle e golosità di ogni tipo), per non ricevere scherzi dispettosi. Questa usanza andrebbe ricondotta al periodo celtico, quando durante la notte di Samhain le persone omaggiavano i morti lasciando del cibo sulla tavola per evitare che i defunti, uniti a fate ed elfi, facessero loro dei dispetti.

Secondo altre teorie la tradizione sarebbe nata addirittura in epoca medievale, quando i mendicanti chiedevano cibo in cambio di preghiere, bussando di casa in casa. Chi non accettava riceveva sfortuna e sciagure. Negli Stati Uniti l’usanza prevede che il giochino del “dolcetto o scherzetto”, “trick-or-treat”, venga ripetuto per 13 volte. Questo al fine di evitare che la sfortuna incomba sul malcapitato di turno.

Parroco contro la festa di Halloween: le zucche. Infine la tradizione culinaria: le zucche. Già, perché ormai il vero simbolo figurato è proprio quello. La tradizione di tagliare le zucche in maniera perfetta, come vediamo negli Stati Uniti, nasce sempre in Irlanda, sebbene siano gli USA a detenere il merito di aver diffuso l’usanza in tutto il mondo. L’origine di “Jack-o’-lantern” nasce dalla leggenda che vedeva il fabbro Stringy Jack vendere l’anima al diavolo per pagare i debiti. Stringy aveva il vizio di bere e strinse il patto che prevedeva la pace per dieci anni. L’anno seguente morì proprio la notte di Halloween e fu cacciato dal paradiso.

Le zucche di Halloween

All’inferno, il diavolo gli lanciò contro un tizzone ardente che Jack raccolse e pose dentro una rapa cava per farsi luce, proprio come una lanterna. galleggiando continuamente tra paradiso e inferno. Da qui l’usanza di accendere lumini all’interno delle zucche intagliate nei giorni intorno alla festività del 31 ottobre. I travestimenti spaventosi deriverebbero sempre dall’antica tradizione celtica del Samhain. Nel caso in questione i vivi indossavano abiti spaventosi per intimorire le anime giunte dall’aldilà al fine di non essere posseduti dalle stesse.

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