La Nazionale italiana di calcio di Bonucci e compagni è passata dalla gioia più totale al dolore peggiore: fuori dai Mondiali per la seconda volta di fila e ora a rischio retrocessione dalla Lega A della Nations League. Domani si giocherà un match chiave contro l’Inghilterra in cui agli azzurri basterebbe anche un pareggio. Lunedì ci sarà poi la sfida all’Ungheria in cui l’Italia si giocherà tutto pur di non restare all’ultimo fatale posto. Leonardo Bonucci, il capitano della Juventus, non si è risparmiato in occasione della conferenza pre-match e ha detto che la gara di domani “ci farà capire a che punto siamo del percorso”.

Sarà una replica della gloriosa finale degli Europei, quando l’Italia stupiva l’Europa, ma anche il mondo, e che oggi continua a far parlare di sé in negativo dopo la sciagura della mancata qualificazione agli imminenti Mondiali in Quatar. “Dopo la mancata qualificazione al Mondiale e le gare di giugno, con tanti ricambi – ha proseguito Leonardo Bonucci parlando della Nazionale – domani capiremo dove migliorare e in cosa”. Un percorso ancora da comprendere e afferrare ma che da domani può già dare una prima grande risposta: non poteva esserci “gara migliore”.

Leonardo Bonucci sfida e carica San Siro sulla partita della Nazionale italiana di domani: “I giocatori rappresentano tutta la Nazione”

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Il difensore è finito sotto accusa per l’inizio di stagione difficile della Juventus, squadra della quale ne è il capitano. Il calciatore dice di avere le spalle larghe e di essere abituato a queste critiche e alle tensioni. “

Ho vissuto nella vita momenti peggiori, non mi spaventa ormai più nulla”. Non si sa come verrà accolta la squadra di Roberto Mancini domani sera a San Siro. Sull’eventualità dei fischi, Bonucci spara a zero: “Chi fischia un giocatore della Nazionale Italiana per me è una persona senza cervello, in quel momento il giocatore rappresenta tutta la nazione e anche chi sta fischiando. Non vedo perché debba essere fischiato Donnarumma che ha solo fatto una scelta, non è stato il primo a essere fischiato e non sarà l’ultimo. Dobbiamo crescere dal punto di vista culturale, domani ci aspettiamo un San Siro carico”.

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