Alla soglia degli 80 anni, ne compirà 79 a luglio prossimo, Massimo Boldi si è raccontato in una lunga intervista a Repubblica. Il comico, noto per i suoi innumerevoli cinepanettoni, ha ripercorso la sua lunga carriera da attore, rivelando alcuni inediti aneddoti. Tra questi, spicca senza dubbio l’odio che Raffaella Carrà provava, secondo Massimo Boldi, per la sua comicità e il rimpianto per non aver suonato con i Beatles.

Massimo Boldi: “Raffaella Carrà mi odiava”

Boldi, soprattutto negli anni in cui ha fatto coppia con De Sica, è stato un vero e proprio re dei cinepanettoni. La sua comicità, infatti, che oggi mal si abbina alla società attuale, era invece apprezzatissima negli anni ’80 e ’90. L’attenzione ai temi sociali, infatti, era certamente diversa all’epoca. Tuttavia, probabilmente proprio per questo che la comicità di Massimo Boldi era mal sopportata da Raffaella Carrà. La compianta showgirl e cantante, infatti, per stessa ammissione dell’attore, non era una fan dei cinepanettoni. “Raffaella Carrà mi odiava perché non capiva questo modo di far ridere. Non è stata l’unica, i critici di cinema e tv mi hanno sempre impallinato. Ma io me ne sono fregato e ho sempre pensato al pubblico, che mi ha sempre contraccambiato. Faccio una comicità istintiva, di pancia. Non vedo il problema”.

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Il rimpianto di non aver suonato con i Beatles

Infine, Massimo Boldi, dopo aver rivelato l’ostilità di Raffaella Carrà nei confronti della sua comicità, parla del suo rimpianto più grande sul piano artistico. “Non ho potuto conoscere i Beatles, suonando sul palco prima di loro, ci è mancato poco. Eppure, è vero. Ma se non è successo è stato per un motivo terribile, la morte di mio padre Marco, nel 1964. Dovetti mollare la band dove facevo il batterista, i Gentleman. Al mio posto arrivò Pupo Longo. E il gruppo cambiò nome e diventò i New Dada. Che nel 1965 furono tra i musicisti che aprirono il concerto dei Beatles al Vigorelli di Milano. Ogni tanto ci ripenso. Ma non recrimino nulla: dovevo pensare alla famiglia”.

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