Giorgia punta sempre più in alto (e non sbaglia). Reduce dalla co-conduzione accanto ad Amadeus a Sanremo 2024, oggi è pronta per immergersi in una nuova avventura: sarà la nuova conduttrice di X Factor 2024. La cantante, intervistata da Sky TG24, ha condiviso tutto il suo entusiasmo e gioia per questa nuova avventura e le sue impressioni sulla squadra dei giudici, composta da Achille Lauro, Jake La Furia, Paola Iezzi e Manuel Agnelli. Le prime Auditions sono previste per il 6 giugno a Milano.

Giorgia punta sempre più in alto: le sue parole

La cantante Giorgia non si lascia intimidire dalla sfida, anzi, è entusiasta di mettersi alla prova in un nuovo contesto. “Sanremo è stata un’esperienza bellissima che mi è piaciuta molto, ed è lì che è scattata un po’ di voglia di misurarmi con il palco in maniera diversa: certo, lì avevo un partner solido eccezionale come Amadeus, qui sono sola. Cercherò di affiancarli al meglio, e anche i ragazzi, che sono curiosa ed entusiasta di poter accompagnare alla scoperta del loro fattore x”. Giorgia è convinta che il cuore dello show siano i giudici: “Cercherò di supportarli al meglio e di guidare i concorrenti alla scoperta del loro fattore X”.

Parlando della squadra dei giudici, la cantante è entusiasta: “A livello musicale ce n’è per tutti i gusti, loro quattro rappresentano momenti musicali diversi e meravigliosi, ognuno nel suo con delle carriere importanti, qualcuna più recente ma già molto ricca come ad esempio Achille. Passiamo dal rock al rap al pop, con delle punte anche di punk: mi sento di dire che non ci manca niente”, ha commentato la cantante, proseguendo facendo riferimento alla sua imminente esperienza, cercando di non deludere il pubblico.

“Si parla di musica e quindi questo in gran parte mi mette a mio agio e mi permette di fare un po’ da padrona di casa, però credo di non poter fare a meno di sorrisi, di una risata, una battuta. Mi affiderò molto alla spontaneità, l’essere vicina alle persone, ai ragazzi che si esibiranno: per questo mi aiuteranno molto i giudici, i ragazzi stessi e anche il pubblico perché al di là della tv lì, in teatro, c’è un pubblico dal vivo che è un grande aiuto per poter essere più veri possibile”.