La conduttrice sportiva Diletta Leotta ha raccontato un aneddoto di quando aveva 20 anni e lavorava per Sky Sport: il commento di una collega la ferì profondamente

Diletta Leotta, uno dei volti attualmente più iconici della tv italiana, almeno per quanto riguarda l’ambito sportivo, si è raccontata in una lunga intervista toccando diversi temi e parlando anche di un particolare aneddoto di quando aveva 20 anni e lavorava per Sky Sport. Un episodio che la fece stare parecchio male e che ricorda ancora piuttosto nitidamente. La influencer, modella e conduttrice di Dazn ha rivelato a F Magazine, infatti, che non sempre l’ambiente lavorativo è stato positivo per lei. E che le critiche e le stoccate peggiori nei suoi confronti sono arrivate da altre colleghe.

Queste ultime invece di spronarla a far bene, nel nome di una simbolica sorellanza e solidarietà, l’hanno attaccata criticandola per essere solo una bella donna e di non avere in sé altre qualità. La maggior parte (delle critiche, ndr.) arriva dalle donne. Un classico è: ‘Non puoi andare allo stadio vestita così’. Ma il peggiore rimane: ‘Sei qui solo per le te**e’. Me lo disse una collega a Sky Sport. Ero appena arrivata, avevo vent’anni: mi ferì a morte. La sera a casa feci un pianto liberatorio. Poi ho tirato fuori il leone che è in me, ho studiato tanto, mi sono laureata, così che nessuno potesse mai più dirmi una frase del genere.”

Stando al racconto della conduttrice questo tipo di “competizione femminile” nasce prevalentemente quando “siamo in posizioni di solito occupate da uomini, come nel calcio.” Nel corso dell’intervista ha parlato anche del rapporto con il suo futuro marito Loris Karius, papà di sua figlia Aria. “Sono rimasta incinta dopo quattro mesi che ci frequentavamo. Siamo passati dal colpo di fulmine a fare i genitori. Non ce lo aspettavamo, tanto che quella sera, che ero fuori con gli amici e bevendo una birra ho sentito che aveva un sapore strano, ho addirittura chiesto al cameriere se fosse scaduta. Poi una mia amica mi ha accompagnato a comprare un test di gravidanza. Conservo ancora lo screenshot del risultato che ho mandato a Loris.”

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