Nel corso del prepartita della finale di Coppa Italia tra Atalanta e Juventus, Al Bano ha cantato l’Inno d’Italia davanti allo stadio tutto esaurito. Tuttavia, la performance, per via di problemi tecnici, non è stata delle migliori e in molti sul web hanno irriso il cantante. Al Bano, tuttavia, alcune ore dopo, ha detto la sua: “Era talmente tanto l’entusiasmo che non si capiva nulla”.

Le critiche

In molti hanno criticato L’Inno d’Italia cantano da Al Bano. Elio di Elio e le Storie Tese, ha scritto: “Non sono mai stato così pronto alla morte come stasera, con Al Bano che disastra l’inno di Mameli”. Mentre Angelo Forgione: “AlBano ha sbagliato l’intonazione di partenza, troppo alta, e ha allontanato il microfono per non far sentire l’inevitabile stecca. Nel finale ha provato a nascondersi in improbabili barocchismi vocali che hanno evidenziato ancor più il disastro”.

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Le parole di Al Bano sull’Inno d’Italia

Il cantante di Cellino San Marco, tuttavia, è tornato sulla vicenda, dichiarando: “Ormai ho capito che c’è una parte dell’Italia che stravede per me e un’altra che non mi sopporta, ma questo è successo anche a Cristo figuriamoci a un povero cristiano come me”. Poi, Al Bano, riguardo alla sua interpretazione dell’Inno d’Italia, ha dichiarato: “Ho cantato perché so di saper cantare ma onestamente era talmente tanto l’entusiasmo e il casino che non capivo nulla. Ma la voglia di cantare e di non ascoltare era tanta perché ne valeva la pena. Era un’esperienza da fare che mi mancava”.

Se ho steccato? Sì, lo ammetto, lo dico io per primo anche perché se n’è andata un po’ la voce e quando non senti la voce se ne va per affari suoi. Il rammarico è che invece durante le prove, con lo stadio vuoto e poche persone sugli spalti, l’inno era venuto bene, roba da brividi. Rifarei tutto, ma si dovrebbe però cambiare qualcosa perché se giustamente la gente va allo stadio per la partita e non le importa nulla dell’inno d’Italia, c’è anche da dire che un momento del genere andrebbe vissuto in rispettoso silenzio. Non è possibile fare quel casino, non è una fiera“.

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