Nello sfogo post finale di Coppa Italia Massimiliano Allegri avrebbe minacciato e aggredito il direttore di Tuttosport Guido Vaciago

Massimiliano Allegri ha perso la testa nel post match della finale di Coppa Italia, vinta dai bianconeri contro l’Atalanta di Gasperini all’Olimpico di Roma, in maniera così pesante da minacciare e aggredire addirittura il direttore di Tuttosport, Guido Vaciago. Una rabbia che aveva dentro forse da troppo e quando ha sentito il triplice fischio finale non si è più contenuto. Ne aveva per tutti.

A cominciare dal mondo arbitrale e con Rocchi in particolare. Con parte della società che lo ha praticamente dimenticato da parecchio tempo, Giuntoli in primis, respinto malamente a fine gara dallo stesso Allegri per aver trovato il suo applauso forse troppo “ipocrita”. E per finire con parte della stampa colpevole di averlo lungamente massacrato, in maniera piuttosto ingiusta a suo dire.

Era così furioso al termine della gara da farsi espellere nei minuti finali – con tanto di strappo della camicia in stile “Hulk” – e da venire quasi alle mani con il direttore di Tuttosport, Guido Vaciago. Quest’ultimo aggredito fisicamente e minacciato dal tecnico toscano.

Le parole di Vaciago

Ed è lo stesso direttore, come riporta Fanpage.it, a raccontare gli sviluppi dello spiacevole siparietto allegriano. “Nel corridoio che corre lungo l’enorme sala stampa ho, diciamo, ‘incrociato’ Allegri. Evidentemente alterato, si stava sottoponendo all’ultima incombenza mediatica della sua serata trionfale (ma evidentemente non troppo serena), la conferenza stampa, ma ha trovato qualche minuto per me: ‘Direttore di merda! Sì, tu direttore di merda. Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società‘”.

Poi Vaciago continua: “A un primo invito a stare calmo e spiegarmi quale fosse la verità che stavo occultando di concerto con i suoi datori di lavoro Allegri ha risposto strattonandomi, spintonandomi e con il dito sotto il mio naso ha gridato: ‘Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale’ e altre amenità del repertorio della rissa da bar. Intanto Gabriella Ravizzotti dell’ufficio stampa della Juventus e un addetto della Lega Serie A lo trattenevano, riuscendo poi a trascinarlo in sala stampa.”

“Tutto qua: spiace per chi si aspettava qualcosa di più cruento e spiace per la maleducazione di chi, soprattutto in pubblico, dovrebbe tenere altro contegno. Nel confronto ci può stare tutto. Perfino l’insulto al limite. Ma la minaccia no. La minaccia è vile, intimidatoria e pure pericolosa, in un mondo dove la possibilità che qualcuno si prenda la briga di metterla in pratica rischi sempre di trovarlo”.

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