“Che tempo che fa”, nel corso della sua ultima puntata, ha ospitato Renato Zero. Il cantante, oltre a un simpaticissimo siparietto con Ornella Vanoni, ha raccontato molto della sua vita, dalle gioie che gli da il palcoscenico, all’amore per la vita. Renato Zero, però, ha anche rivelato di essere stato vittima di bullismo, arrivando, addirittura, ad avere paura di uscire di casa.

Renato Zero vittima di bullismo: il racconto

Renato Zero, infatti, davanti a Fazio, ha raccontato i momenti difficili in cui è stato vittima di bullismo. “C’è stato un periodo in cui avevo paura ad uscire di casa. Se fossi arrivato alla fermata dell’autobus 93 incolume, avrei vinto una guerra. Mi scoraggia il fatto che malgrado i tempi siano maturi, siano cambiati, il bullismo e queste forme stronze e crudeli di certuni hanno ancora campo libero e ancora vengono praticate”.

Zero, tuttavia, ha anche raccontato di come affrontava i suoi aguzzini. “Tornavo e gli chiedevo ‘ma t’ho fatto qualcosa di male? Che cosa può averti indotto ad avercela con me, solo per il fatto che magari non mi vesto come te?’. Questo atteggiamento mio li metteva talmente in difficoltà tra di loro che se ne andavano. Piano piano si era sparsa la voce che avevo coraggio e in quei frangenti, e in quella popolazione, avere coraggio per loro era destabilizzante ‘questo ce tana”.

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La bellezza della vita e il piacere di stare sul palco

Poi, Renato Zero, dopo aver rivelato i suoi problemi con il bullismo, si è soffermato a parlare della bellezza della vita. “Si rinnova quotidianamente ma in forme e movimenti diversi, e formidabile è anche come la accogliamo. A volte magari ci troviamo in difficoltà e diamo sempre alla vita questa responsabilità di aver deciso lei di farci soffrire. Io dico che la bellezza della vita sta proprio nel fatto che non è mai uguale e questo raccomando a tutti di prenderlo in considerazione. Ci mette alla prova, delle volte tende a stimolare le nostre meraviglie, le nostre sorprese e anche il nostro disappunto quando evidentemente il nostro esercizio di servirla non è sempre impeccabile“.

Infine, conclude ricordando il piacere di stare sul palco. “È sempre come la prima volta e le gambe tremano sempre.  Perdere l’emozione per un artista significa che forse è arrivato il momento di lasciare il palcoscenico, ma finché ste gambe tremano, io resto qui!”.

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