L’ex centrocampista dell’Inter, Giuseppe Minaudo, si toglie qualche sassolino dalla scarpa e non usa di certo parole al miele con il Milan di Baresi e Tassotti

Giuseppe Minaudo, ex centrocampista dell’Inter, inizia ad infiammare il derby di Milano che si giocherà lunedì sera, gettando benzina su una disputa lunga un secolo e togliendosi qualche sassolino dalla scarpa riguardo il suo passato, le sfide con il Milan, Baresi e Tassotti. E Minaudo è uno che di derby se ne intende: nel 1986 fu proprio l’allora 19enne centrocampista nerazzurro a segnare il gol decisivo per la vittoria interista.

A distanza di circa 40 anni ricorda con una certa vena polemica quegli anni e alcuni colleghi avversari, definendo Franco Baresi e Mauro Tassotti come “i più cattivi e scorretti” e sostenendo che “se ci fosse stato il VAR il Milan avrebbe qualche scudetto e coppa in meno.” Il mediano siciliano trascorse solo due anni all’Inter, nelle cui giovanili crebbe calcisticamente, spostandosi prima a Udine e poi ad Ancona in Serie B. Per poi tornare in A con l’ingaggio all’Atalanta di cui divenne punto fermo. Vestì, inoltre, le maglie di Torino, Fidelis Andria, Cremonese, Juve Stabia e Novara. Concludendo la sua carriera nel 2003 a 36 anni nei dilettanti.

Oggi Giuseppe Minaudo ne ha 57 di anni, ma è ancora vivo nella mente quel derby del 1986. “Sono stato il primo a dare un dispiacere calcistico a Berlusconi. Galliani lo ricordava ogni volta che lo incontravo. Rummenigge si fece male durante il riscaldamento prepartita. Al suo posto giocò Marangon che a sua volta si fece male alla fine del primo tempo. Nell’intervallo, Mario Corso, l’allenatore, mi disse: ‘Mino scaldati, tocca a te. Gioca sereno e sui cross stai vicino alla porta’”.

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