Disavventura per l’attore e regista partenopeo Marco D’Amore, cacciato da un ristorante marchigiano nel corso della partita di calcio tra Napoli e Juventus

Intervistato nella diretta Twitch TvPlay.it, l’attore e regista Marco D’Amore ha raccontato di essere stato cacciato da un ristorante di Ancona durante il super match di campionato tra Napoli e Juventus, giocato allo stadio Maradona. Partita da sempre sentitissima specialmente all’ombra del Vesuvio, dove una vittoria come quella della scorsa giornata porta solitamente grandi sorrisi e soddisfazioni sui volti dei tifosi partenopei. Nel corso della diretta, l’attore di Gomorra, al cinema in questi giorni con Caracas, ha raccontato il simpatico siparietto avvenuto nel ristorante marchigiano durante la partita di calcio.

D’Amore si trovava nel locale insieme al fratello. Anche lui tifosissimo del Napoli. “Siamo malati del Napoli, per questo ci hanno cacciato”. I due, a quanto pare, non sono riusciti a trattenere l’esultanza al secondo gol segnato da Raspadori al minuto 88. E i titolari del ristorante li hanno invitati ad andar via. “Siamo andati ad Ancona e Jesi per salutare il pubblico in sala e poi siamo corsi in un ristorante, ma ci hanno cacciato. Quando ha segnato Raspadori ci siamo scatenati. Mi vergogno di me stesso. Una signora si è girata e ha detto di mandarci via perché non ne potevano più.”

L’attore ha ricordato, inoltre, di un episodio analogo capitatogli in Germania quando realizzò il primo film con Toni Servillo. In una sera di ottobre del 2009 in cui si giocava a Torino, Juventus-Napoli e che vide vittoriosi, anche in quella circostanza, i partenopei per 2-3. “All’epoca del primo film fatto con Servillo ero in Germania ed era il giorno del famoso 3-2 a Torino con la doppietta di Hamsik e il ristoratore mi ha tirato i piatti dietro. Ho fatto saltare il tavolo e mi sono buttato a terra dopo il gol di Datolo.”

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