A poco meno di un anno dalla scomparsa dell’amato figlio Arrigo, Roberto Vecchioni è tornato a parlare del dramma che ha investito lui e sua moglie Daria Colombo. Il cantante durante la presentazione del libro “Tra il silenzio e il tuono” ha rivelato le difficoltà che sta vivendo. Arrigo Vecchioni, morto ad aprile scorso, era bipolare e aveva solo 36 anni. Secondo il cantautore però, chi sta soffrendo maggiormente la scomparsa del giovane è la sua amata moglie Daria.

La vicinanza al figlio Arrigo e il bipolarismo

Nel corso della presentazione del suo nuovo libro, Roberto Vecchioni ha dedicato un pensiero al figlio deceduto lo scorso aprile. “Se mi sono dato delle colpe per il suo essere bipolare? Meno, negli ultimi anni gli sono stato più vicino. Quando è morto devo dire che il destino e la sua volontà coincidevano, non c’era altro modo. Il mondo non si è accorto della sua bellezza, lui non doveva accorgersi della bellezza del mondo perché per lui era brutto, e quindi quella è una scelta che va rispettata”.

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Roberto Vecchioni: “Dopo la morte di mio figlio Daria si è ammalata”

Secondo Roberto Vecchioni, però, chi ha sofferto maggiormente la perdita del figlio è stata sua moglie. “La parola ‘orfano’ va bene anche per i genitori. Anche se c’è una differenza. Sono sicuro che soffre di più una madre. Mia moglie Daria da dieci mesi si è persa, si è ammalata”. Infine, il cantante ha rilasciato dichiarazioni riguardo alla decisione di smettere di bere alcolici, ormai 10 anni fa. “Gli ultimi anni che bevevo pensavo di morire perché stavo malissimo. Non è vera quella storia secondo cui stordendosi aumenta l’immaginazione. Da allora ho la testa più chiara, in dieci anni ho vinto due dischi d’oro senza streaming, con i dischi, e non era mica scontato”.

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