Episodio da censurare quello, in Spagna, del tifoso che ha infilato un dito nelle natiche di Ocampos mentre batteva una rimessa laterale

È bufera in Spagna dopo che un tifoso, nel corso di una partita di Liga, ha infilato un dito nelle natiche di Lucas Ocampos mentre batteva una rimessa laterale. La partita tra Rayo Vallecano e Siviglia, infatti, non sarà di certo ricordata per le azioni in campo o per la vittoria della squadra andalusa, bensì per lo scioccante gesto che un tifoso di casa nei confronti dell’attaccante argentino, ex Milan.

Riguardo quella che è considerata una vera e propria molestia fisica, in rete circolato il video dell’accaduto le cui immagini lasciano veramente poco all’immaginazione. Erano passati circa 30 minuti dall’inizio della partita e il punteggio era di 1-1. Il calciatore del Siviglia stava battendo con le mani una semplice rimessa laterale quando un giovane tifoso, inspiegabilmente, ha infilato il dito tra le natiche di Ocampos. Il quale si è subito voltato tuonando contro il responsabile. Il tutto mentre il tifoso faceva finta di niente. “Mi sono trattenuto perché ho due figlie e spero che domani non succeda a loro.” Ha affermato Ocampos nell’intervista post match. Aggiungendo che se avesse reagito al gesto sarebbe sicuramente stato squalificato per molto tempo.

“Le immagini sono state viste, spero che la Liga prenda la questione molto sul serio, come per il razzismo.” Ha continuato il calciatore argentino. “C’è sempre un pazzo, non tutti i tifosi sono così. Se succede nel calcio femminile sappiamo cosa può accadere. Quindi speriamo che prendano tutti i provvedimenti necessari e che uno stupido non macchi una tifoseria che si è sempre comportata molto bene.”

Il video è diventato subito virale, suscitando in Spagna numerose polemiche e una bufera mediatica di enormi proporzioni. Sulla vicenda, infatti, si è espresso con fermezza anche Quique Sanchez Flores, tecnico del Siviglia. “Bisogna chiedersi cosa succede alla mente delle persone, siano esse giovani o anziane. Cosa sta succedendo, dov’è la sicurezza, chi lasciamo entrare? Sono molto preoccupato, ci auguriamo che non succeda più.”

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