Francesca Perrotta, direttrice d’orchestra di Pesaro 2024 si dice delusa dal comportamento di Paolo Bonolis nei suoi confronti

La direttrice e cofondatrice dell’Orchestra Olimpia Francesca Perrotta è rimasta infastidita da Paolo Bonolis e dalle sue battute sul palco di Pesaro 2024 Capitale italiana della Cultura, evento a cui ha partecipato anche il Presidente Mattarella e condotto dallo stesso presentatore romano. Alcune uscite di Bonolis, infatti, non sono proprio andate giù alla direttrice che, in un’intervista al Resto del Carlino, ha ammesso di aver provato “tristezza per la retorica della commedia all’italiana che (il conduttore) ha portato avanti” nel corso dell’evento. E quello che dispiace di più a Francesca Perrotta è che, come molti, è cresciuta proprio con i programmi di Bonolis. Come ad esempio Bim Bum Bam.

Il punto focale dell’indignazione di Perrotta è che lei normalmente ci tiene, come giusto che sia, ad esser chiamata “direttrice” e non “signora” o “signorina”. Come ha fatto Bonolis. “Essere chiamata sul palco più volte ‘signora Perrotta’ era brutto e spiacevole. Non offensivo, ma denigrante.” Ha riferito la direttrice d’orchestra. “Per questo ho precisato ‘direttrice’, che potrà suonare ancora un po’ strano, come Maestra Perrotta. Ma stiamo costruendo una nuova mentalità.”

In più, come tiene a precisare, le ha dato fastidio quando, nel corso dell’evento, il conduttore ha parlato di una delle musiciste dell’orchestra, composta unicamente al femminile, come di una “percussionista sexy”. Dice: “Mi ha dato fastidio, ma non ho avuto la prontezza di rispondere. Era fuori luogo.”

La direttrice, inoltre, riferisce di aver parlato con la musicista in questione dicendosi dispiaciuta. Ma che la cosa si fosse comunque risolta in questo modo: “

“Siamo abituate a veder travalicare la sottile linea che va nel personale, in questo caso di basso livello perché sessuale: da sempre gli uomini esercitano un potere e le donne lo subiscono. Ma nessuna donna avrebbe presentato così un musicista chiamato a esibirsi davanti a 8mila persone.”

E nella giornata di oggi, in un’intervista al quotidiano La Stampa, Paolo Bonolis ha toccato indirettamente l’argomento parlando della cultura patriarcale. “L’atteggiamento patriarcale è sbagliato e va combattuto. Detto questo, a Ciao Darwin nessuno è obbligato a ballare o a fare Madrenatura e lo stesso vale per i maschi. Non c’è volgarità nel corpo umano. La vergogna è negli occhi di chi guarda. La morbosità è un’altra cosa.”

In più il conduttore di Ciao Darwin ha ammesso di voler prendersi una pausa dalla tv. “Fosse stato per me avrei lasciato già da due anni. Sono andato avanti solo perché se smetto comprometto l’esistenza di molte persone, che lavorano con me e hanno famiglia. Ho bisogno di nuovi stimoli, ma mi mancano lo spazio e le energie per immaginare nuovi progetti. Sento la necessità di una pausa per rielaborare il mio pensiero e la mia natura. Fare tv vuol dire sapere cogliere lo spirito del tempo e 10 devo trovare me nello spirito di quest’epoca: devo capire cosa sono diventato e se ho qualcosa da dire a questa generazione.”

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