L’intervista a Saverio Costanzo, il figlio del celebre giornalista e conduttore morto lo scorso anno: “Non volevo usare il suo nome”

“Per timidezza” non ha alcuna foto con suo papà: Saverio Costanzo è il figlio del compianto Maurizio. Non lo ha mai fatto “per riservatezza”, perché non vuole essere etichettato, e poi lo continua a fare per rispetto innanzitutto di sé stesso, delle sue qualità e capacità. “Non solo non volevo usare il suo nome; non volevo socializzarmi come il figlio di Maurizio Costanzo. Non intendevo apparire come quello seduto su una fortuna, su un privilegio. Alla fine il privilegio c’è comunque; ma io non lo sapevo”. Questo è l’incipit della sua intervista al Corriere della Sera: “A 14 anni ho realizzato che mio padre era ricco”, ha confessato alla penna di Aldo Cazzullo.

Il ruolo di Maria De Filippi

“Lo rivedo nella sua camera da letto, affacciata su una chiostrina, con una coperta anni 70, una trapunta bianca con i quadrati neri”. Saverio ha detto che Maurizio Costanzo non ha mai dormito “con mamma”, e non crede che lo abbia mai fatto “con nessuna delle sue mogli”. I ricordi ci sono, ma non sono tanti: “Stavamo in centro, in via dei Banchi Nuovi, al secondo piano. Ma lui se ne è andato di casa molto presto, quasi subito”. Nonostante ciò, “gli volevo molto bene. Ma avevo una madre forte e molto presente, che non ci ha mai fatto sentire la sua mancanza”.

Come tutti i rapporti genitori-figli, anche quello tra Maurizio e Saverio era stato conflittuale in alcune fasi: “Devo molto a Maria. Fu lei a riavvicinarci”. Maria De Filippi si mise in mezzo tra i due, “andavano da Mességué perché lui doveva sempre dimagrire”, raccontando l’aneddoto. Allora era un 13enne: “Portiamo anche tuo figlio”, disse Maria. “Ma no, che palle!”, rispose il giornalista. Alla fine, “ci divertimmo tantissimo, sembravamo Sordi e Verdone nel film “In viaggio con papà”. Capirò la camera “insieme, un incubo”. Infatti, “se mi svegliavo affamato nel cuore della notte, russava talmente che non riuscivo iù a prendere sonno”.

“Maurizio Costanzo mi pareva uno sconosciuto all’inizio, chiedevo più consigli a De André o a De Gregori”

I primi momenti “mi pareva uno sconosciuto”, poi ha comprso l’umorismo del papà, “straordinario”. Si sono “ammazzati dalle risate, complice una certa sorniona ironia tipica dei romani”, riconosce oggi. E se il palco del Maurizio Costanzo Show era per tutti uno stressante banco di prova, lui era “un po’ str*nzo”, perché quando cominciò a fare il regista, “non volevo che parlasse di me, ed ero anche un po’ snob”. Mentre il papà era “un uomo di tv, di tutti”. Risate, rapporto padre-figlio, ma Saverio è sempre stato piuttosto reticente perché vedeva il genitore come “una figura controversa, non mi aprivo, non gli mostravo il mio dolore”. Infatti, “di consigli ne ho chiesti più a De André o a De Gregori, i cantautori che ascoltavo”.

Ancora oggi Maurizio Costanzo, nonostante la morte, riesce a tenere vivi diversi nemici:

“I detrattori lo additavano come un uomo di potere, come un navigatore amico di tutti, di Berlusconi e di D’Alema e anche a me spesso il suo lato pubblico risultava inautentico. Ma poi nel tempo ho scoperto che non faceva calcoli, semplicemente si muoveva come se dovesse dare davvero tutto a tutti. Gli chiedevo: ma perché fai un sacco di lavori, pure la tv di San Marino? E lui rispondeva: perché non riesco a dire di no, per rispetto del lavoro che oggi c’è ma domani? In realtà, vede, era autenticamente umile. E su tante cose aveva ragione lui. Alcune le ho scoperte solo dopo la sua morte”.

La morte, già, avvenuta lo scorso anno. Al funerale sua sorella lesse una lettera “meravigliosa”: “Camilla immaginava che papà fosse lì e dicesse: “Ma ve rendete conto? Pe’ me, tutto ’sto casino?”.

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