Sui social l’attore, figlio del grande Vittorio Gassmann ha espresso il suo parere sul caso Ferragni e sul modo in cui bisognerebbe fare beneficenza

Sul caso dei pandori e delle uova griffate da Chiara Ferragni è intervenuto sui social anche Alessandro Gassmann che ha detto la sua sul modo in cui bisognerebbe fare beneficenza, biasimando apertamente l’imprenditrice digitale. Su X, infatti, l’attore, figlio del grande Vittorio Gassmann, è tornato dunque sull’argomento di cui si parla di più nel corso di queste feste.

“La beneficenza non andrebbe dichiarata né pubblicizzata, altrimenti si potrebbe pensare che si è fatta per trarne vantaggio di immagine. Ma capisco che la riservatezza, insieme alla gentilezza, sia del tutto scomparsa.”

Il riferimento riguarda ovviamente le polemiche legate ai pandori Balocco griffati da Chiara Ferragni e dei loro teorici ricavi in beneficenza. La influencer, infatti, nel corso dell’ultima settimana è stata travolta da critiche e da una multa dell’Antitrust di un milione di euro che, di conseguenza, ha fatto scattare un’indagine da parte del pm di Milano anche sulle Uova Dolci Preziosi. Sempre con il logo della Ferragni. E sempre con una pubblicizzazione della beneficenza.

“Mio padre ha sempre fatto beneficenza nella sua vita e non ne ha mai parlato pubblicamente e la cosa lo ha sempre reso felice, esclusivamente per i risultati ottenuti, pubblicizzarla lo avrebbe messo in imbarazzo. La classe non si insegna né si compra.” Ha ricordato Gassmann nel post.

Nel frattempo Chiara Ferragni continua a perdere migliaia di followers di giorno in giorno. Il silenzio social della influencer continua. Ha parlato per ora solo ai giornalisti del Corriere della Sera, dopo essere stata intercettata al parco in compagnia dei figli e della mamma

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