Arriva proprio oggi l’ufficialità da parte di Sky Italia riguardo il tanto chiacchierato licenziamento di Morgan da X Factor
Dopo un continuo susseguirsi di voci relative al suo addio a X Factor ora è ufficiale, Sky Italia e Fremantle Italia, di comune accordo hanno deciso di licenziare Morgan. Il rapporto di collaborazione “con Morgan e la sua presenza a X Factor come giudice”. Dunque l’ex membro dei Bluvertigo è stato messo alla porta a sole tre puntate dalla fine del talent show.
“Una valutazione fatta a seguito di ripetuti comportamenti incompatibili e inappropriati, tenuti anche nei confronti della produzione e durante le esibizioni dei concorrenti, e delle numerose dichiarazioni susseguitesi anche in questi giorni.” È riportato nella comunicazione. “È imprescindibile che i concorrenti e il loro percorso restino al centro del programma. La musica e il talento sono sempre stati e devono continuare a essere il motore fondamentale di X Factor, ed è prioritario che tutto si svolga in un ambiente di lavoro professionale e che il confronto, per quanto acceso, si esprima sempre nel rispetto reciproco. La decisione è presa in considerazione dei valori di cui Sky, Fremantle e X Factor sono portatori, nel rispetto tutte le persone coinvolte e del pubblico, e avrà effetto immediato”.
La decisione è stata presa, dunque, a seguito, soprattutto, della puntata andata in onda giovedì 16 novembre. In cui Morgan si è reso protagonista di una serie di bordate, più o meno indigeste, ai suoi colleghi dello show di Sky. A partire da Dargen D’Amico, che ha risposto a distanza di mesi, poi Ambra, Fedez, fino ad umiliare la presentatrice Francesca Michelin. Il musicista ha inoltre attaccato la produzione del programma accusandola di fare favoritismi. Poi, ha continuato a insistere nervosamente sui social dove si è apertamente sfogato, specialmente dopo l’eliminazione dei Sickteens, gruppo facente parte della sua squadra. Infine ha pubblicato un video di scuse al collega Fedez.
Pochi minuti fa Morgan ha commentato la sua esclusione a LaPresse. “La mia esclusione? Non c’è motivazione. Evidentemente non hanno il peso della cultura”.